Innovazione

ORCA: il social network contro i delinquenti

Un software sviluppato dall’Accademia di West Point utilizze le logiche social per combattere la criminalità organizzata.

Prendi un detective di Chicago e uno scontro a fuoco tra bande che si conclude con una vittima e diversi feriti. Anni d’esperienza suggeriscono al poliziotto che sarà l’inizio di una inarrestabile spirale di vendette incrociate e violenza. Ma quando avverrà il prossimo delitto? E dove? E chi lo commetterà?

Criminalità (molto) organizzata
Nel tentativo di dare una risposta a queste domande il maggiore Paulo Shakarian, docente all’Accademia Militare di West Point e appassionato di tecnologia, ha concentrato la propria attenzione sui social network. Gli studi condotti dai criminologi negli ultimi anni confermano infatti che la violenza delle gang è caratterizzata da precisi schemi geografici, culturali e sociali e non è quasi mai frutto della casualità.

Shakarian, con la collaborazione di alcuni cadetti, ha così messo a punto un software che, in poche ore, riesce a trasformare i dati già in possesso delle forze di polizia in grafi visuali dei rapporti tra persone, luoghi e date. Tutte queste informazioni, analizzate e filtrate dall’esperienza degli investigatori, possono aiutare le forze di polizia a scoprire complici, amici e nemici di una persona e, statisticamente, anche a capire chi potrebbe in futuro essere vittima (o autore) di un regolamento di conti.


Gli amici degli amici
ORCA (Organizational, Relationship, and Contact Analyzer), questo il nome del software, inizia il suo lavoro analizzando i nomi delle persone che sono state arrestate insieme e che quindi, come minimo, sono state nello stesso luogo nello stesso momento. Cataloga poi tutti coloro che hanno ammesso di essere affiliati a una banda e, in base alle connessioni sociali di amicizia o parentela attribuisce agli altri una probabilità statistica di essere parte o meno di quelle gang.

ORCA analizza infine altri nodi che permettono di identifcare gruppi e sottogruppi, per esempio il dominio su una certa strada o le attività illecite in un parco. Tutti questi input permettono di far emergere, con pochi click, rapporti gerarchici e appartenenze a gruppi criminali che con le tecniche tradizionali di indagine richiederebbero giorni e giorni di lavoro.

Verso la mappa mondiale dei cattivi

Lanciato sul database della polizia di Chicago, ORCA ha confermato tutte le informazioni in possesso delle forze dell’ordine, dimostrando così le proprie capacità di analisi e previsione. Nei prossimi mesi verrà integrato con altri dati come la geolocalizzazione o le informazioni ottenute dai collaboratori di giustizia.

Lo sviluppo del software rimane comunque in carico alla Difesa, che è interessata ad estenderne l’applicazione ad ambiti più ampi, per esempio per impiegarlo nella lotta al terrorismo, al narcotraffico e al commercio internazionale di armi.

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21 gennaio 2014 Rebecca Mantovani
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