Non è la prima volta che si parla delle condizioni degli operai cinesi, sfruttati e sottopagati in tutto il Paese senza alcuna garanzia di sicurezza sul posto di lavoro. Ma quando si tratta di Foxconn, si supera veramente ogni limite.
L’azienda Taiwanese possiede un enorme impianto a Shenzen, una delle città-simbolo della “Nuova Cina”, che in 30 anni ha raggiunto i 9 milioni di abitanti, nel quale si producono componenti elettronici come schede madri e schermi in collaborazione con multinazionali rinomate. Per esempio, Apple collabora con Foxconn per la produzione di iPad e iPhone.
Quello che i manager locali amano definire l’“ambiente sociale” di Foxconn sarebbe, a detta dell’azienda, molto curato e vicino alle esigenze degli impiegati. La realtà, purtroppo, è molto diversa, e ciò è dimostrato dall’altissimo tasso di suicidi interni al campus e ai dormitori, che ha costretto Foxconn ad installare (sembra uno scherzo di cattivo gusto) delle reti protettive per evitare che gli abitanti si lancino dalla finestra incontro a morte certa.
Persino il governo cinese sembra sempre più irritato dal comportamento della compagnia. Chissà cosa ne pensano Steve Jobs, sempre così attento all’immagine e alla pulizia della sua candida Apple... Ma anche Dell, HP, Microsoft e Nintendo, insieme a molte altre.