I valichi alpini che per millenni avevano visto passare eserciti (da quello di Annibale a quelli napoleonici) e imperatori (da Traiano a Carlo Magno) hanno un nuovo concorrente. Dopo quattordici anni di lavoro si inaugura la prima galleria delle Alpi, la più lunga (13,6 chilometri) percorsa da una tratta ferroviaria: il traforo del Fréjus.
Per la prima volta fu utilizzato un nuovo strumento tecnico: la perforatrice ad aria compressa (antenata del martello pneumatico). Si trattava di un macchinario con applicati tanti scalpelli che, imitando il lavoro degli scalpellini, si faceva strada nella roccia. La galleria rivoluzionò il collegamento transalpino.
Oggi a distanza di quasi un secolo e mezzo, di quel passaggio tra Italia e Francia si parla ancora: è in “cantiere” un progetto per la realizzazione di un altro traforo alpino per il passaggio di una linea ferroviaria ad alta velocità.
Nella foto, tratta da una cartolina del 1950, l'ingresso del traforo dal versante italiano.