Tra un po' i cani poliziotto impiegati in stazioni, aereoporti e dogane, potrebbero andare in pensione o avere un po' meno lavoro. Grazie a un nuovo materiale rivela-esplosivo, creato al MIT di Cambridge.
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Presto un nuovo sistema di rilevamento degli esplosivi, potrebbe rimpiazzare lo straordinario olfatto dei cani poliziotto. |
Per questo da anni gli scienziati sono all'opera per creare un dispositivo artificiale che abbia la stessa capacità di individuare gli esplosivi. Proprio in quest'ottica al MIT di Cambridge (USA) è stato creato - grazie alla collaborazione tra chimica ed elettronica - un materiale speciale, con una capacità di rilevazione trenta volte superiore ai detector finora progettati.
Un raggio rivelatore. Il nuovo materiale è un polimero che funziona da semiconduttore e che, quando viene sottoposto ai raggi ultravioletti, si “accende”, emettendo un fascio di luce simile a un raggio laser. Soltanto quando entra in contatto con l'esplosivo il raggio di luce scompare, rivelandone così la presenza.
Il polimero-sensore, inserito in appositi dispositivi portatili in dotazione alla polizia, potrebbe sostituire il fidato fiuto dei cani poliziotto ed essere capace di “annusare” il pericolo anche a 10 metri di distanza.
Cani in pensione? La nuova generazione di detector potrebbe avere il merito non solo di ridurre l'impiego di cani nelle operazioni di controllo e polizia, ma di essere anche usati nella ricerca di mine-antiuomo, che si stima siano 100 milioni disseminate in 60 paesi nel mondo.
(Notizia aggiornata al 15 aprile 2005)