di Luca Busani
Le nuove - e problematiche - mappe di iOS 6 continuano a tenere banco. Un hacker sostiene di essere riuscito ad adattare le vecchie mappe di Google alla nuova versione del sistema operativo Apple. Della serie: si stava meglio quando si stava peggio.
"L’app è ancora in fase di test e verrà rilasciata solo quando non avrà più bug"
La situazione di Mappe - Negli ultimi giorni, stiamo assistendo a un’autentica bagarre attorno alla nuova versione dell’app Mappe di Apple: l’azienda di Cupertino resta sulla difensiva, spiegando che saranno gli utenti con i loro feedback a fare la differenza, TomTom si è assunta parte della responsabilità e a Mountain View stanno stringendo i tempi per lanciare l’applicazione ufficiale di Google Maps, compatibile con il neonato iOS 6. E intanto, il sistema di navigazione dei nuovi iPhone continua a funzionare poco e male.
Ci pensa il pirata - C’è, però, chi è riuscito a fare di meglio e sembra aver battuto sul tempo Google. Si tratta di un noto pirata informatico, che ha pubblicato sulla sua pagina di Twitter una notizia a dir poco strabiliante: con qualche piccolo escamotage, l’uomo sarebbe stato in grado di far funzionare la vecchia versione dell’app Mappe - quella con la cartografia fornita appunto da Google - sul nuovo sistema operativo mobile. Non ci credi? Guarda il video in fondo alla pagina, che l’hacker ha pubblicato su YouTube come prova inconfutabile del suo operato.
Trucchi poco graditi - Ryan Petrich - questo il nome dell’hacker - avrebbe, infatti, estratto la versione di Mappe integrata in iOS 5.1 e l’avrebbe installata con successo su un iPhone 3GS aggiornato a iOS 6. Il pirata non nasconde che l’applicazione tende ad andare in crash con una certa facilità, vuoi per colpa dell’hardware piuttosto limitato dello smartphone utilizzato, vuoi perché il porting ha richiesto l’uso di trucchetti - “tricks”, come li ha definiti lui stesso - poco ortodossi, che evidentemente il sistema operativo non gradisce.
Un hacker preciso - Petrich ha preferito non distribuire ancora pubblicamente l’app da lui creata, perché non vuole diffondere sofware pieni di bachi e vulnerabilità e, soprattutto, vuole farlo solo quando l’intera procedura d’installazione sarà talmente semplice da poter essere completamente automatizzata. Quando saranno soddisfatte entrambe le condizioni, il pirata provvederà a caricare il pacchetto con la versione modificata di Mappe nel suo repository personale.
Necessario il jailbreak - Come avrai intuito da quest’ultima doverosa precisazione, l’app frutto delle fatiche di Petrich non sarà disponibile per tutti, ma solo per quanti avranno effettuato il jailbreak del loro iPhone, dotato ovviamente di iOS 6. D’altra parte, la procedura di sblocco dei melafonini non è propriamente legale e, comunque, Apple non ha alcuna intenzione di aiutare e diffondere software non autorizzati, che vanno contro le sue politiche aziendali.
Rush finale - A questo punto, la bagarre si sta avviando verso il rush finale: sarà Apple a spuntarla, con l’atteso aggiornamento che potrebbe sistemare tutti i problemi? Oppure sarà Google a prevalere, ottenendo l’autorizzazione alla pubblicazione sull’App Store dell’applicazione ufficiale di Google Maps? O, ancora, sarà il terzo - ovvero Ryan Petrich - a godere, lanciando la sua app nei soliti circuiti pirateschi?
GOOGLE MAPS SU IOS 6: ECCO LE PROVE