Innovazione

Twitter e l'uragano Sandy, tra sos salvavita e informazioni fake

Ancora una volta, nell'emergenza, il social network si è rivelato un indispensabile strumento salvavita e di condivisione informativa. Ma c'è chi ne ha approfittato per divulgare informazioni, e foto, fasulle. Ma Twitter ha dimostrato di avere un altrettanto rapido sistema immunitario.

Mentre, nella serata di lunedì 29 ottobre, durante il passaggio di Sandy sopra New York, le linee telefoniche erano in tilt, molti siti internet crashavano e gran parte di Manhattan si trovava al buio, un solo strumento non ha mai smesso di rivelarsi utile: Twitter.

I suoi 140 caretteri hanno veicolato informazioni istituzionali, fatto girare foto dei luoghi allagati, diffuso allarmi e richieste d'aiuto, rassicurato chi, attaccato al cellulare, cercava lumi attraverso il wi-fi. Come era già successo durante il terremoto in Giappone nel marzo 2011, il social network è stato usato come linea di soccorso - o 911, visto che stiamo parlando di New York - anche se qualcuno, approfittando della popolarità dei cinguettii tra gli utenti, se ne è servito per divulgare false informazioni.

Già a partire da domenica, con l'uragano alle porte, molte agenzie governative e organi ufficiali, come il governatore di New York Andrew Cuomo (@NYGovCuomo), l'Ente federale per la gestione delle emergenze (@FEMA) o @NotifyNYC, un account che permette ai newyorkesi di apprendere in tempo reale qualsiasi situazione di emergenza, hanno iniziato a twittare aggiornamenti e ordini di evacuazione, come riferisce il sito dell'agenzia Reuters.

E lunedì notte, mentre le raffiche di vento e la pioggia torrenziale si abbattevano sulla Grande Mela, l'account dei Vigili del Fuoco (Fire Department, @fdny) è stato letteralmente preso d'assalto con richieste di qualunque tipo: da chi voleva essere rassicurato a chi ha twittato, con pronta freddezza, le foto di quattro iniezioni di insulina da recapitare a un'anziana signora diabetica bloccata nel suo appartamento.

La Croce Rossa Americana
(@RedCross), nei suoi quartieri generali di Washington D.C., ha usato i cinguettii con le richieste d'aiuto per tracciare una mappa dell'emergenza nella metropoli, e individuare le aree in cui era necessario concentrare i soccorsi. Sei postazioni web hanno in sostanza portato aiuto alla popolazione anche in modo virtuale, oltre all'ingente dispiego di forze mandate sul campo.

Per l'occasione Twitter ha messo a disposizione gratuitamente ai newyorkesi strumenti tradizionalmente riservati agli inserzionisti pubblicitari. Per la prima volta nella sua storia, l'azienda ha creato una pagina evento con hashtag "#Sandy" - un format, riporta la Reuters, un tempo riservato a eventi mediatici altamente sponsorizzati, come per esempio le Olimpiadi - in cui aggregare tutte le informazioni relative all'uragano. Chiunque sia arrivato qui ha potuto leggere i tweet del sindaco di New York Michael Bloomberg o del governatore del New Jersey Chris Christie, con gli ultimi aggiornamenti sul da farsi.

Anche i tweet promossi - i cosiddetti Tweet Ads, solitamente riservati agli inserzionisti e utilizzati per raggiungere un pubblico più vasto possibile - sono stati, in questa occasione, "prestati" alle istituzioni, come pure una serie di servizi destinati a raggiungere un pubblico residente in una determinata area basati sul codice postale di ogni utente.

Il popolare social network ha trascinato nel clou dell'emergenza anche Instagram. Il sito di photo sharing ha raccolto migliaia di scatti di auto galleggianti, autostrade allagate, case sommerse dall'acqua e cigni che fluttuavano all'interno di cortili condominiali. Testimonianze che sono state riprese dai principali siti di informazione internazionali.

Guarda tutte le foto che documentano i disastri causati da Sandy

Ma c'è anche chi non ha perso l'occasione di postare scatti clamorosamente falsi. Così, tra un cinguettio e l'altro sono apparse immagini di squali che nuotavano nei cortili del New Jersey, la foto di un sub - con tanto di bombola d'ossigeno - all'interno della metropolitana allagata e un vortice di onde pronto a spazzare via la Statua della Libertà.

Tutte le incredibili false foto dell'uragano Sandy (vai alla gallery)

Uno degli account più prolifici di fake è stato @comfortablysmug.

Da qui è arrivata la notizia, ripresa persino da CNN, dell'allagamento delle sale di Wall Street, ampiamente ritwittata e infine ufficialmente smentita dai portavoce della Borsa stessa. La stessa fonte ha diffuso la notizia secondo cui la Con Edison avrebbe lasciato al buio l'intera città di New York, e che il governatore Andrew Cuomo fosse rimasto intrappolato all'interno di un edificio allagato. E non è finita. Basandosi su una singola fonte anonima l'agenzia Reuters ha riferito che 19 addetti della Con Edison erano bloccati all'interno di un impianto elettrico a rischio esplosione. La stessa compagnia di fornitura dell'elettricità ha dovuto poi ufficialmente smentire la notizia, naturalmente via Twitter.

Se è vero che il social network, non operando alcun tipo di censura o filtro sulle informazioni postate, si è esposto al rischio di divulgazione di false notizie, bisogna precisare però che gli imbroglioni, nell'arena affollata del web, hanno vita breve. Con un sistema simile a quello di Wikipedia, l'enciclopedia virtuale in cui gli strafalcioni vengono corretti in poco tempo dall'utente successivo, ogni cinguettio fasullo è stato in breve tempo smascherato e corretto. Jack Stuef, giornalista di BuzzFeed, ha individuato l'indentità di @comfortablysmug: l'account è gestito da Shashank Tripathi, principale investitore e gestore della campagna elettorale di Christopher Wight, candidato repubblicano a rappresentare il 12esimo distretto di New York alla Camera dei Rappresentanti americana. Sbugiardato davanti a migliaia di utenti, Tripathi si è scusato e dimesso.

Molti altri utenti, nelle ore calde del passaggio dell'uragano, hanno contribuito a combattere la diffusione di false notizie. Il giornalista e product manager della National Public Radio Andy Carvin, insieme ad altri colleghi, si è occupato di verificare le notizie comparse nella notte di lunedì. Alexis Madrigal del The Atlantic ha raccolto in una galleria le immagini circolanti sugli effetti dell'uragano, bollandole come verificate, non verificate o fake a seconda delle circostanze. E anche il Tumblr "Is Twitter Wrong" si è occupato di disinnescare sul nascere le false immagini.
Insomma Twitter, come ha riferito un esperto di social media su BuzzFeed, è una grande "fact-processing machine", una macchina che processa informazioni velocemente e che tanto velocemente si libera di quelle sbagliate. Alcune sciocchezze, bisogna dirlo, si diffondono anche grazie al social network, ma con altrettanta prontezza qualcuno interviene a bollarle come false. Come se questo strumento avesse sviluppato un proprio "sistema immunitario": è vero che un virus può sempre arrivare a colpirlo, ma immediatamente si organizzerà una rete di anticorpi pronti a sbarazzarsene.

31 ottobre 2012 Elisabetta Intini
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