Nel numero 375 di Focus trovate un articolo sui laboratori dell'azienda TÜV SÜD dove vengono messi alla frusta elettrodomestici, giocattoli, dispositivi medici, ma anche ascensori, aerei e satelliti. Abbiamo visto come vengono ispezionati e sottoposti ai più severi test prima di essere certificati e in seguito messi in commercio una volta accertata la loro sicurezza, qualità e affidabilità.
Abbiamo scoperto che i test (vedi video più avanti) possono essere suddivisi in quattro categorie principali: sulla sicurezza elettrica (i prodotti devono garantire che non provochino scosse elettriche agli utenti), su quella meccanica (i prodotti devono essere in grado di resistere agli stress meccanici a cui saranno sottoposti durante l'uso), sulla compatibilità elettromagnetica (i prodotti non devono emettere radiazioni elettromagnetiche che interferiscano con altri dispositivi) e sull'integrità (i prodotti devono essere prodotti con materiali di qualità e conformi a una serie di normative).
Poi ci sono test distruttivi e test non distruttivi: i primi consistono nel sottoporre il prodotto a uno stress tale da verificarne la resistenza (per esempio con lo shaker per simulare le vibrazioni a cui i prodotti saranno sottoposti durante il trasporto); i secondi, invece, consentono di verificare l'integrità del prodotto senza danneggiarlo (per esempio i test con i raggi X o con gli ultrasuoni).
Alcune macchine sono davvero curiose, come per esempio una sorta di "sedere d'acciaio" che simula, in pochi giorni, la sollecitazione a cui sarà sottoposta una sedia nell'arco della sua intera vita lavorativo o la camera climatica dove si testano i climatizzatori per automobili, dove la temperatura può variare tra-80 e 200 gradi centigradi.
I test vengono eseguiti da tecnici specializzati, in possesso di una formazione specifica e di una vasta esperienza nel settore: il loro lavoro è fondamentale per garantire la sicurezza dei prodotti che utilizziamo quotidianamente e per proteggere i consumatori da potenziali rischi, come scosse elettriche, danni meccanici o interferenze elettromagnetiche.
L'articolo completo è nel numero 375 di Focus, attualmente in edicola.