La vicenda del colosso finlandese sembra non avere mai fine, l’assurdo arriva in questi giorni in cui Nokia inizia gli incontri con i sindacati degli oltre 13 mila dipendenti e fuoriesce il costo dell’arrivo del nuovo CEO.
Per quanto riguarda i dipendenti non si parla ufficialmente di licenziamenti ma secondo alcuni esperti l’esubero di personale può essere quantifica in circa 5000 unità, un numero davvero elevato che vorrebbe significare una riduzione del 38% ed un aumento sostanziale della disoccupazione in Finlandia.
Torniamo al nuovo CEO, ormai approdato in Nokia da qualche mese, Stephan Elop che per lasciare la sua scrivania in Microsoft ha ottenuto dai finlandesi una cifra come 6 milioni di dollari pagati una tantum in due rate: la prima lo scorso ottobre di 3,18 milioni di dollari (circa 2 milioni e 300 mila euro), mentre la seconda rata di 3 milioni dollari verrà saldata nel mese di Ottobre.
A questa modestissima cifra và tuttavia aggiunto uno stipendio annuo di 1,05 milioni di euro che paragonato a quello del suo predecessore, Olli-Pekka Kallasvuo, è lievemente inferiore: circa 130 mila euro in meno.
L’accordo con cui Elop ha portato Nokia ad “unirsi” con Microsoft da molto a cui pensare sul futuro dei programmatori Symbian, infatti Nokia punta ad abbandonare il vecchio OS gradualmente nei prossimi due anni ma per gli sviluppatori arriva una buona notizia.
In loro soccorso arriva Samsung che invita tutti gli sviluppatori ad unirsi alla community Bada, la nuova piattaforma in cui il colosso coreano crede ed investe molto.
Non ci rimane che attendere e vedere come si evolverà la situazione del maggiore produttore di cellulari, ma fanno molto riflettere le scelte politiche adottate da Nokia.