Volete essere i primi ad assistere allo sbarco degli alieni sul nostro pianeta? O, più semplicemente, i primi a vedere il prototipo dell'ennesima generazione di iPhone? Allora vorrete avere tutte le news del mondo a portata di clic e, per questo, passerete ore ed ore consultando la vostra casella e-mail, il vostro cellulare, chattando con il vostro messenger multi-protocollo e scorrendo le centinaia di schede aperte nel vostro browser. Se vi rispecchiate in quanto abbiamo descritto, rientrate nella cosiddetta categoria dei multitaskers, ovvero persone che sono sovraccaricate da stimoli multimediali e cercano di gestire quante più informazioni contemporaneamente. Utilizzando una metafora informatica, mentre le persone per così dire normali hanno un cervello che corrisponde ad una CPU tradizionale, queste hanno bisogno di un encefalo che funzioni come una CPUmulti core o peggio. Alcuni studi effettuati dall’Università di Stanford hanno però evidenziato che questi multitaskers hanno notevoli difficoltà a concentrarsi e, soprattutto, a distinguere le informazioni importanti da quelle futili: è esemplare la testimonianza del signor Kord Campbell, un ingegnere informatico che fa colazione con l’iPad in mano e s'addormenta con il laptop sul comodino, il quale per 12 giorni non si è accorto d'aver ricevuto un’e-mail con un’offerta economica importantissima e, in più, negli stessi giorni, si è dimenticato più volte d'andar a prendere i figli a scuola e persino di cuocere la cena. Le cause biologiche di questi comportamenti allarmanti sono oggetto di dibattito tra gli esperti: c’è chi attribuisce tutto ad una nuova evoluzione del nostro cervello, che ha integrato tra le funzioni elementari un’elevata attenzione verso le nuove informazioni – insomma, l'sms ha preso il posto della tigre dai denti a sciabola -, mentre altri li imputano agli ormoni messi in circolo dallo stress, che hanno effetti dannosi sulla memoria a breve termine. Ancora più inquietanti sono gli effetti sugli individui più giovani, dove il cervello è in forte sviluppo: il loro rendimento scolastico diminuisce, così come le loro capacità di concentrarsi e, soprattutto, di relazionarsi gli uni con gli altri. In conclusione, le attuali tecnologie sono indubbiamente utili, soprattutto nell’ambito lavorativo, ma non bisogna mai abusarne e, comunque, ricordate: è sempre meglio regalare una classica bicicletta o un buon libro ai propri figli, piuttosto che una console o uno smartphone.