Se fossimo in un cartone animato o in un film di fantascienza, tutto quadrerebbe: il "buono" è alle prese con l'ultimo ritrovato tecnologico del "nemico", che ha intenzione di allagare la città con un raggio laser in grado di modificare il meteo. Tutto questo, in realtà, non è fantascienza, ma scienza, e precisamente si tratta di un progetto portato avanti dagli scienziati dell'Università di Ginevra.
E' la testata The Guardian a riportare la strabiliante notizia che arriva dalla Svizzera: difficile da credere ma il tutto è già stato testato e comprovato. L'operazione consiste nel puntare il raggio laser verso il cielo, creando molecole di acido citrico che portano, per semplificare, alla condensazione di molecole d'acqua. Durante le 113 ore di prove lungo il fiume Rodano, i ricercatori hanno potuto notare che pioveva: per poter, però, parlare di pioggia vera e propria, bisognerebbe riuscire a ingrandire di almeno 10 volte le gocce. Questo per ora ha relativa importanza: quel che conta è che il laser riesca a indurre la pioggia, fine o copiosa che sia. In realtà, non è la prima volta che l'uomo riesce in questo intento: anni fa avveniva la cosiddetta "inseminazione delle nuvole" tramite l'utilizzo di sostanze chimiche come lo ioduro d'argento, rischioso per la salute in quanto può portare allo "iodismo". In questo periodo, in cui la siccità è in continuo aumento, si pensi che in Somalia 10 milioni di vite sono appese ad un filo proprio per questo motivo, mai notizia fu più lieta. (ga)