Gli estimatori di anime giapponesi ed in particolare della storica casa di produzione Tatsunoko - che ha firmato capolavori del calibro di Evangelion, Chobin e Yattaman - ricorderanno certamente Kyashan, nota serie dei primi anni Ottanta, in cui un ragazzo viene trasformato in androide per combattere un esercito di robot che minaccia l'intera umanità. Lo scenario presentato è alquanto inquietante, perché partendo da premesse filo-ambientaliste sfocia in un'aspra critica sulle intelligenze artificiali. Fortunatamente, come ogni cartone animato che si rispetti, il soggetto era solo frutto della fantasia degli autori: ascoltando, però, le parole del portavoce del ministro della difesa sudcoreano, questo futuro potrebbe non essere più così remoto!
Sul triste palcoscenico di una delle ultime vestigia della guerra fredda, ovvero il confine tra le due Coree, ha fatto la sua comparsa un robot, costato oltre 250.000€, dal potenziale bellico davvero impressionante: è in grado di pattugliare autonomamente l'area ad esso assegnata e, attraverso avveniristici sistemi di riconoscimento vocale e rilevamento dei movimenti, può identificare e distruggere bersagli nemici, utilizzando un micidiale lanciagranate da 40mm. Questa macchina da guerra è controllata in remoto da un operatore, il quale è investito della pesante responsabilità di evitare inutili incidenti, ma lo stesso portavoce ha già annunciato che è in fase di sviluppo un secondo robot, che affiancherà direttamente i soldati dell'esercito sudcoreano nei campi di battaglia, aumentandone considerevolmente il numero di unità. Rimanendo in ambito cinematografico fantascientifico, tutto questo riporta alla memoria la Guerra dei cloni di "starwarsiana" memoria ed anche questo contribuisce ad aumentare la nostra inquietudine.
D'accordo, ogni tentativo per evitare di mettere a repentaglio vite umane è certamente da apprezzare, ma il progresso scientifico - e con esso la tecnologia - dovrebbero concentrare i propri sforzi per il bene dell'umanità e non per sopraffare e proporre forme violente di potere: per questo motivo, preferiamo di gran lunga ammirare ancora una volta la performance di Asimo, il pacifico androide progettato da Honda, mentre dirige l'Orchestra Sinfonica di Detroit.