di Luca Busani
I primi tablet con Windows 8 saranno in vendita entro la fine dell’anno. Microsoft è convinta di avere tutte le carte in regola per competere alla pari con il nuovo iPad di Apple, ma la sfida sembra più complicata del previsto. Ed è tutta colpa dei microprocessori.
"Chi comprerà un tablet con Windows 8 dovrà fare molta attenzione"
Microsoft raccoglie la sfida
Apple avrebbe venduto ben 3 milioni di iPad nei primi 3 giorni
come Nokia, d’altro canto
competitor
innovativa interfaccia Metro di Windows 8
Metro è l’arma in più - Certo che a Redmond l’autostima non manca mai, ma in effetti le “piastrelle” di Metro sono estremamente finger-friendly - Windows 8 Consumer Preview è già disponibile gratis per il download - e potrebbero davvero fare la differenza, soprattutto nei confronti dei rivali più diretti dotati del sistema operativo Android. Microsoft rischia, però, di creare grande confusione nella mente dei suoi potenziali clienti che, trovandosi di fronte a una pletora di modelli, cercheranno il più economico che consenta comunque di eseguire le stesse applicazioni delle precedenti versioni di Windows, anche se questo non sarà sempre possibile.
WOA balla da sola - Niente di più sbagliato e fuorviante. Tra i tanti modelli che arriveranno sul mercato, molti adotteranno l’architettura ARM e per questo saranno costretti a utilizzare una speciale versione del sistema operativo Microsoft, la cosiddetta Windows-on-ARM (WOA). Il bello è che questa variante di Windows 8 non sarà compatibile con le architetture x86/x64 e, così, non potrà eseguire tutte quelle applicazioni sviluppate fino a oggi in ambiente Microsoft. Ad aumentare la confusione, ci penserà poi l’interfaccia: la nuova Metro sarà comunque affiancata da un’altra più classica, anche se non esisterà nulla - o quasi - in grado di sfruttarla.
Windows e il passato - Verranno ovviamente sviluppati altri tablet, con processori Intel o AMD di tipo più classico, che supporteranno la normale versione di Windows 8 e offriranno la massima compatibilità anche con le applicazioni più datate. Il cliente dovrà, quindi, prestare molta attenzione al momento dell’acquisto, perché potrà ritrovarsi tra le mani un dispositivo che non risponderà affatto alle proprie esigenze, o peggio, che non sarà neppure in grado di eseguire le applicazioni che gli servono per lavoro o diletto.
Due tablet, due nomi - La soluzione più elegante potrebbe essere l’adozione da parte di Microsoft di due nomenclature differenti, che consentano di distinguere le due diverse tipologie di tablet: quelli con processore ARM potrebbero essere chiamati “Windows 8 Touch” oppure “Windows 8 To Go” - facendo riferimento alla loro innata vocazione mobile - mentre gli altri potrebbero essere etichettati come "Slate PC touchscreen", perché sono più simili ai classici personal computer.
Chi la spunterà? - In verità, trattandosi di un sistema operativo sviluppato su misura, la stessa Microsoft avrebbe potuto evitare di inserire l’interfaccia classica in Windows-on-ARM, ma l’azienda di Redmond ha preferito offrire ai suoi clienti una maggiore flessibilità nell’uso dei dispositivi. La situazione rischia davvero di diventare caotica, almeno all’inizio. Sulla lunga distanza, invece, se consideriamo l’utilizzo medio dei tablet - ovvero lettura, videogame e social network - siamo certi che gli utenti impareranno ad apprezzare l’usabilità di Metro e accantoneranno ogni polemica sulla sua retrocompatibilità. (sp)