Un gruppo di scienziati è all'opera per aumentare il range di utilizzo dell'energia rinnovabile, come ad esempio l'energia solare o eolica, al momento poco utilizzata per la sua caratteristica di essere dipendente dagli agenti atmosferici: ad esempio quando piove o è nuvolo, i pannelli solari non riescono a creare energia sufficiente. La soluzione a questo problema potrebbe essere il progetto a cui stanno lavorando questi "cervelloni", ovvero giganti batterie fluide in grado di immagazzinare energia rinnovabile sufficiente ad alimentare 2000 case.
Con il termine "gigante", non vorrei portare fuori strada: le dimensioni ipotizzate per ogni singola batteria dovrebbero essere all'incirca quelle di un campo da pallamano, quindi nulla di inattuabile; per quanto riguarda il funzionamento, si basa sulla riduzione del flusso redox, che, in parole povere, converte l'energia chimica in corrente elettrica, molto velocemente. Per il momento è già stato creato un impianto funzionate in grado di produrre 2 kilowatt, ma gli scienziati sperano di portare aumentare progressivamente la potenza erogata a 20 megawatt all'ora: i presupposti non mancano come conferma il Dr. Christian Dötsch, manager di un istituto che collabora alla realizzazione del progetto. La convinzione iniziale del team di scienziati era quella di poter creare, con i mezzi a disposizione oggi, batterie da 80 kw, sperando di raggiungere i 20 kw entro la fine dell'anno. Per il futuro (si pensa che possano bastare cinque anni) si potrà parlare addirittura di megawatt.
Queste notizie ci lasciano ben sperare sulla possibilità di installare impianti di energia rinnovabile su vasta scala, con conseguenti vantaggi in termini ambientali ed economici.