Le aziende non ci stanno: il porno rimanga fuori dall'ufficio.
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Server intasati e virus letali nella rete aziendale a causa del download piccante dei dipendenti: le aziende dicono no. |
L'attività più in voga negli uffici di mezzo mondo? Scaricare materiale pornografico dalla Rete.
Una minaccia per le aziende. La maggior parte dei licenziamenti motivati da generici abusi nell'uso di Internet sono dovuti proprio al download sfrenato di foto e filmati hot: il 69% dei licenziati, secondo una recente ricerca condotta in Inghilterra, è accusato infatti di danneggiare l'azienda, sottraendole tempo prezioso ed esponendola all'attacco di virus letali, magari scaricati con la foto dell'ultima reginetta del porno. Gli impiegati che surfano spensierati alla ricerca di emozioni forti, protetti dall'apparente discrezione della Rete, si mettano in allerta. Negli ultimi tre anni il monitoraggio da parte delle aziende sulle attività online dei propri dipendenti si è intensificato, passando in Inghilterra dal 17% al 45%.
Tutto registrato dai firewall. Potenzialmente facile, per le aziende, controllare le mosse dei propri dipendenti: i log file registrati dai cosiddetti muri di fuoco (firewall), messi a guardia della rete aziendale, tengono infatti traccia di ogni accesso e movimento degli utenti collegati. In Italia, Confindustria ha elaborato e promosso un “Regolamento per il corretto utilizzo degli strumenti informatici al lavoro” secondo il quale chi abusa di internet per scopi personali rischia pesanti sanzioni disciplinari.
(Notizia aggiornata al 1 settembre 2002)