Vista l'importanza che ha ottenuto l'ecologia da qualche anno a questa parte, la Fondazione Impresa, centro studi sulla situazione imprenditoriale dell'Italia, ha voluto stilare una classifica in cui andare a inserire le Regioni più o meno "brave" in questi termini. A differenza di altre inchieste riguardo il nostro Paese, in questa graduatoria non si può fare un discorso tra Nord-Centro-Sud: ogni regione ha caratteristiche differenti che non permettono raggruppamenti in zone più ampie.
Per ottenere un punteggio su cui poter ragionare e fare paragoni, il gruppo di ricerca ha stabilito 21 parametri suddivisi in 7 categorie, ovvero energia, agricoltura biologica, edifici, rifiuti e turismo sostenibili, agricoltura biologica, trasporti, imprese e prodotti. Ogni Regione ha ottenuto un determinato punteggio in ogni categoria: la somma di questi 7 risultati ha dato un totale in base al quale si è potuto ottenere la classifica delle migliori e peggiori Regioni in termini ecologici. Al primo posto, si è piazzato il Trentino Alto Adige, ineccepibile anche nella raccolta differenziata con un 56,8%, seguito da Basilicata e Friuli Venezia Giulia. Nelle posizioni diametralmente opposte troviamo invece Liguria, Lazio e Puglia, rispettivamente 18esima, 19esimo e 20esima. Dall'analisi dei dati emerge un'ottima gestione della raccolta differenziata al Nord, dove il tasso più basso registrato è del 42,6%, mentre il settore dei trasporti è quello, in generale, più carente: le regioni a minor impatto sotto questo aspetto, infatti, sono anche le più piccole e con paesaggi impervi, come, ad esempio, la Valle d'Aosta.
Arrivare ultimi o risultare tra le ultime posizioni di una classifica è un duro colpo da subire in ogni ambito: speriamo che l'orgoglio e la competizione interregionale possano favorire un miglioramento della situazione in Italia. (ga)