Il Parlamento Europeo considera illegittimo il blocco degli utenti che scambiano file piratati via Internet. (Michael Troy, 13 maggio 2008)
Lo scorso marzo avevamo parlato della decisione del Garante per la privacy di considerare illegale l'intercettazione degli utenti che si scambiano file protetti da diritto d'autore tramite le reti P2P (leggi la notizia). In quel caso, appunto, si era fatto ricorso alle leggi sulla privacy, adesso un nuovo emendamento del Parlamento Europeo si spinge ancora più in là.
Le regole della guerra. Ad alcune case discografiche era balenata l'idea non solo di mettere sotto osservazione le connessioni a Internet degli utenti sospetti ma, nel caso si fossero rivelati colpevoli, di "bannarle" definitivamente, impedendo ulteriori accessi alla Rete. Non stupisce, quindi, che il Parlamento Europeo, dopo un'apposita votazione, abbia sancito che questa soluzione è in netto contrasto col principio delle libertà civili e dei diritti umani. Peccato che il voto, anche se del Parlamento Europeo, non abbia il valore di una legge e lasci poi a ciascun Paese la libertà di decidere in merito. L'Italia sembra però avere recepito lo spirito della legge, in anticipo, addirittura, e il Garante sembra intenzionato ad applicarla, come dimostra anche la recente (e imbarazzante) vicenda dei redditi. I pirati di musica e film dovranno essere scovati in qualche altro modo.