Mentre saremo in sala a guardare un film, il cinema guarderà noi. Per capire se una scena - o quel nuovo gadget "trendy" che ci cambierà la vita - ci piace tanto, poco o... troppo. (Davide Sher, 9 novembre 2010)
Attraverso un sistema di telecamere a circuito chiuso, a infrarossi e in 3D stereoscopico, presto non andremo più al cinema solo per guardare un film, ma anche per farci guardare. La società inglese Aralia Systems, specializzata in sistemi di sorveglianza, sta sviluppando un sistema di digital imaging in grado di ricreare modelli tridimensionali del pubblico in sala, per studiarne le espressioni e le reazioni alla pubblicità e ai momenti salienti di un film.
È l'evoluzione di un sistema di telecamere a infrarossi già in uso per scovare le videocamere che registrano illegalmente un film per i circuiti pirata. Ma se nel caso del sistema anti-pirateria l'esigenza è comprensibile, l'analisi dettagliata delle reazioni a un film potrebbe essere più discutibile. L'idea è di utilizzare i dati raccolti per aiutare i produttori a capire cos'è che il pubblico apprezza e cosa invece trova noioso, oppure per operazioni di marketing o di product placement mirato.
Il sistema sarà infatti in grado di determinare la direzione in cui una persona sta guardando, se è scioccata, eccitata o annoiata, se è seduta in gruppo o da sola e via dicendo - anche per rapportare le reazioni alla presenza o meno di un gruppo. Per i produttori cinematografici queste sono informazioni preziose, da vendere a caro prezzo agli sponsor.
SEI ANTIAMERICANO? Ma quali sono le implicazioni se, per esempio, una persona viene colta in comportamenti imbarazzanti o potenzialmente pericolosi, come ad esempio mostrare entusiasmo durante una scena di omicidio o stupro? E, anche senza arrivare a questi estremi, quanti di noi vorrebbero le proprie espressioni studiate nei minimi dettagli davanti a una Jessica Alba che fa la doccia nel suo prossimo film Machete? O al sedere di Mel Gibson in Cosa vogliono le donne?
Per questi esempi non c'è bisogno di tanta analisi hi-tech, ma sembra che "il mercato" voglia proprio sapere se avete notato quale computer usava Jeff Goldblum in Independence Day. E forse c'è chi è interessato anche a sapere qual è stata la vostra reazione alla distruzione della Casa Bianca e della Statua della Libertà.