L'agenzia aerospaziale SpaceX sta lavorando per portare Internet in ogni angolo del globo direttamente dallo spazio. Il magnate Elon Musk aveva scoperto le proprie carte già lo scorso gennaio, ma ora l'ambizioso progetto sembra davvero sul punto di decollare: la compagnia avrebbe infatti chiesto alla Federal Communications Commission (FCC, l'agenzia governativa americana che si occupa di telecomunicazioni) il permesso per avviare una serie di test preliminari.
I progetto. Il piano dell'azienda di Hawthorne (California) prevede la costruzione di una rete di 4mila piccoli satelliti a basso costo, che verrebbero portati in orbita con l'ausilio dei lanciatori a razzo Falcon 9. Il network spaziale comunicherebbe poi con delle stazioni posizionate sulla costa occidentale degli Stati Uniti, consentendo la navigazione ultra rapida wireless anche nelle regioni più remote del pianeta.
La roadmap. I test di Space X serviranno per determinare se le antenne integrate nei satelliti sono in grado di fornire un segnale ad alta velocità e senza '"singhiozzi" ai dispositivi riceventi sulla Terra. Le prime verifiche dovrebbero partire nel 2016, con l'obiettivo, apparentemente temerario, di rendere il servizio disponibile al pubblico entro cinque anni.
Il desiderio di molti. Lo sviluppo di Internet nello spazio ha rappresentato a lungo il sogno di diversi magnati. Negli anni '90 ci pensò ad esempio Bill Gates, che a fronte degli eccessivi costi e dei troppi ostacoli tecnici abbandonò l'idea.
In tempi recenti anche Richard Branson, fondatore di Virgin Galactic, ha siglato una partnership con OneWeb, compagnia che si propone di rendere operativa entro il 2019 una costellazione di 648 satelliti.
Dalla sua la SpaceX sembra avere le risorse logistiche, tecnologiche e finanziare per arrivare fino in fondo. Non a caso Google e Fidelity (società di gestione di fondi) hanno da poco investito nell'azienda di Musk circa un miliardo di dollari, che finanzieranno in parte questo progetto di connessione globale.
Zuckerberg molla la presa. Nel frattempo The Information ha fatto trapelare l'indiscrezione secondo cui Facebook avrebbe appena abbandonato il proposito di costruire una mini rete satellite per consentire l'accesso al web nelle aree più povere del mondo. L'operazione, il cui costo era stimabile intorno al mezzo miliardo di dollari, sarebbe stata ritenuta eccessivamente dispendiosa. Per portare Internet dove non c’è, Facebook sta proseguendo i test con i droni.