Cisco ha chiuso con la linea di videocamere portatili Flip, ve l’abbiamo detto il mese scorso: la scelta è stata dettata dalla crisi che ha investito questo settore, a causa della continua crescita del mercato degli smartphone, che ormai sono perfettamente in grado di realizzare splendidi filmati in alta definizione. Una decisione apparentemente inevitabile, che di fatto ha favorito la concorrenza, liberando uno spazio importante.
Nonostante vanti un ruolo di spicco proprio nella telefonia mobile, grazie ad ottimi prodotti come i nuovi Xperia Arc e Play, è Sony la prima azienda a cogliere la palla al balzo ed a realizzare un nuovo modello di videocamera 3D ultracompatta. Il suo nome è Bloggie 3D, ha due sensori CMOS Exmor che possono spingersi fino a 5 Mpx ed è dotata di un doppio obiettivo che le permette di girare video stereoscopici, che possono poi essere rivisti sul suo display da 2,4’’ che utilizza lo stesso sistema di barriere di parallasse già visto nel Nintendo 3DS. Ovviamente non può mancare il connettore USB retrattile e l’uscita mini-HDMI 1.4, per collegare il dispositivo alle TV 3D di ultima generazione ed ammirare i nostri filmini indossando gli appositi occhialini. Da non sottovalutare il costo estremamente contenuto della videocamera, che è in vendita a poco meno di 200€ e, perciò, potrebbe diventare uno dei tormentoni tecnologici della prossima estate.
L’idea di Sony non è affatto male, perché ha tutte le carte in regola per essere la next big thing che può fornire nuovi stimoli e risollevare in extremis l’intero settore; allo stesso modo, potrebbe anche rivelarsi una sorta di canto del cigno di una categoria destinata ad un inesorabile declino. Il futuro è, quindi, incerto per quanto riguarda il modello Bloggie 3D: certo è che tutti i fan di James Cameron, regista notoriamente avvezzo a questo tipo di tecnologia, non potranno far a meno di acquistarla per immortalare il rito della Cresima del cuginetto di turno oppure la vacanza al mare. E quando uscirà l’LG Optimus 3D? Allora la casa giapponese dovrà inventarsene un’altra, per salvarsi ancora una volta. (ga)