Spiare il prossimo è un’abitudine vecchia come il mondo. Rubare dati ai cyber utenti per rivenderli al miglior offerente è una delle più sgradevoli novità dell’era digitale. E l’ultima frontiera è rappresentata dai dispositivi portatili che si collegano al web, e dalle mille applicazioni “truffaldine” che installiamo senza saperlo. Quali sono le più “disoneste”?
“Il Wall Street Journal pubblica una mappa interattiva delle applicazioni spione”
Privacy e pubblicità - Il problema della privacy, di anno in anno, diventa sempre più preoccupante e ogni giorno scopriamo che qualcuno, tramite Internet, ci frega i dati per rivenderli a terzi e guadagnarci una fortuna (a nostre spese). Google, Facebook, Twitter: adesso è il turno delle applicazioni che installiamo sui nostri dispositivi mobili un po’ per utilità o, molto più spesso, per divertimento. L’ultima moda è carpire ogni tipo di informazioni "on the road", sempre più spesso, all’insaputa dell’utente.
Social spifferone - L’arrivo dei social network ha decisamente semplificato la raccolta di queste informazioni, ma ci sono reti sociali, come Path, a cui non basta il bottino dati che gli utenti gli regalano di spontanea volontà. Oltre a nome, cognome, foto, video, geolocalizzazione e quant’altro sia tecnologicamente possibile carpire, gli sviluppatori di Path hanno pensato bene di “trattenere” sui loro server, ovviamente senza le dovute autorizzazioni, anche la rubrica dei contatti dello smartphone da cui ci colleghiamo.
È un vizio! - Il problema è che, dopo le pubbliche scuse degli sviluppatori per questa appropriazione indebita nella prima versione di Path per iPhone e iPad, verso la fine dell’anno scorso, non è cambiato nulla in Path 2.0 che continua a tenersi, sempre senza l’esplicito consenso degli utenti, i loro dati e la famigerata rubrica contatti.
Fenomeno diffuso - Utente avvisato mezzo salvato. Ma che dire delle altre applicazioni in circolazione che, in un modo o nell'altro, ci spiano? È il caso, per esempio, di Hipster - un’app di photo-sharing molto diffusa nel mondo iOS - che ha lo stesso vizietto di Path, ossia fregare la rubrica contatti. E se pensi che siano le uniche ti sbagli di grosso! So che ti sorprenderà, ma anche Angry Birds tiene per sé un bel po’ di informazioni (rubrica, nome utente, password e localizzazione), così come Facebook (dati d’accesso, contatti e il luogo dove vi trovate) e Textplus - un’app per mandare messaggi gratis - che “paghi” con i tuoi dati di localizzazione, accesso, rubrica e identificativo del cellulare.
Vinicio Mucedola
? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?