Oggi sensori, computer e telecamere ci aiutano a al volante. Ma tra pochi anni ci sostituiranno. Su Focus 244, un dossier a cura di Carlo Dagradi fa il punto sulle tecnologie già in uso e sui sistemi delle auto del futuro, che si guideranno (forse) completamente da sole, con più efficienza, senza incidenti e con un maggiore risparmio energetico.
Strade sempre più intelligenti, in grado di interagire con i conducenti e con le automobili per prevenire le situazioni di pericolo ed evitare gli incidenti: è il nuovo approccio alla sicurezza stradale, che si focalizza più sull'infrastruttura viaria e meno sui veicoli con l'obiettivo di offrire a tutti un'esperienza di guida a basso rischio, anche a chi non dispone di vetture super tecnologiche o degli optional più evoluti.
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Strisce nel buio. Ma "strada intelligente" non è sempre sinonimo di elettronica di frontiera: anche in questo campo, come spesso accade, le idee migliori sono le più semplici.
Come quella messa a punto da Daan Roosegaarde, il designer olandese che ha progettato e realizzato il primo, breve, tratto di smart road tutta europea.
L'idea di Roosegaarde e dei suoi colleghi di Heijmans Infrastructure è fare in modo che la strada segnali dinamicamente e in modo continuo ai conducenti tutti gli eventuali pericoli, senza doversi affidare ai tradizionali cartelli o ai pannelli informativi che, per loro natura, possono essere installati solo in determinati punti del percorso.
Per raggiungere questo obiettivo Roosegaarde ha realizzato Glow in the Dark, uno speciale materiale luminescente da utilizzare al posto delle comuni vernici per disegnare la segnaletica orizzontale: si tratta di una resina fotosensibile che durante il giorno immagazzina la luce dell'ambiente per rilasciarla durante la notte. Secondo il designer questa soluzione permetterebbe di evitare l'illuminazione delle strade, costosa ed inquinante, garantendo contemporaneamente un maggior livello di sicurezza agli automobilisti.
Le sperimentazioni di queste speciali righe sono già inziate, con risultati promettenti, su alcune centinaia di metri di un'autostrada olandese, nel Brabante settentrionale.
Rifornimento in volo. Ma il progetto di Roosegaarde è ancora più
ambizioso: il designer sta infatti lavorando allo sviluppo di un altro
materiale ad alta tecnologia che cosenta alle auto elettriche di
ricaricare le batterie per induzione semplicemente passandoci sopra.
Strade coi fiocchi. L'ultimo tassello della smart road olandese
si chiama Dynamic Paint: si tratta, ancora una volta, di una vernice, ma
che a differenza delle precedenti è sensibile alle temperature e che
potrebbe essere impiegata per disegnare sull'asfalto dei segnali che
diverrebbero visibili solo in determinate condizioni atmosferiche, per
esempio attorno agli 0°C, quando è alto il rischio di trovare ghiaccio
sulle strade.
La stessa vernice, se utilizzata per disegnare le righe che delimitano
le corsie, potrebbe autonomamente trasformare le linee tratteggiate in
continue al peggiorare delle condizioni atmosferiche, stabilendo così
l'entrata in vigore del divieto di sorpasso. Quest'ultima,suggestiva
idea dovrebbe entrare nella fase sperimentale nel giro di un anno,quando
il primo prototipo verrà ufficialmente presentato ai media.