Il nuovo progetto di Google si chiama SkyBender: una rete di quinta generazione (5G) sostenuta da droni volanti alimentati a energia solare, che garantirebbero una connessione Internet ultra veloce attraverso radiazioni ad altissima frequenza (onde millimetriche).
La tecnologia consente in teoria di inviare e ricevere diversi gigabit di dati al secondo, superando di circa 40 volte la velocità delle attuali reti 4G.
Le onde millimetriche. Si tratta di onde radio la cui banda di frequenza è compresa tra 30 e 300 gigahertz, una porzione dello spettro elettromagnetico che si colloca al di sotto della luce infrarossa inferiore o radiazione Terahertz (da 300 GHz a 3 THz). Questo genere di microonde presenta un doppio vantaggio per le telecomunicazioni: possono trasportare grandi quantità di dati e occupano una specifica regione dello spettro non ancora "intasata" da altri sistemi di comunicazione wi-fi.
5G solare. Per avviare il progetto SkyBender Google ha affittato un hangar di proprietà della Virgin Galactic presso Spaceport America, spazioporto commerciale nel deserto Jornada del Muerto, in Nuovo Messico. Qui sono state verificate le prestazioni delle onde millimetriche su frequenze a 28 GHz, utilizzando dei velivoli senza pilota ad alimentazione solare per distribuire il segnale.
I test hanno evidenziato come la tecnologia abbia un raggio d'azione al momento limitato, poiché le microonde riescono a coprire una distanza dieci volte inferiore rispetto a quella dello standard 4G disponibile per i nostri smartphone. Una possibile soluzione prevede di far lavorare in "squadra" più droni, che farebbero da ripetitori per rafforzare la trasmissione del segnale nella direzione voluta. Il sistema, detto phased array, è complesso e costoso, ma non impossibile da realizzare: la DARPA sta già sviluppando qualcosa di simile fin dal 2012.
Internet volante. Da Google non sono arrivati commenti ufficiali, ma le indiscrezioni dicono che la Federal Communications Commission (FCC, l'agenzia governativa americana che si occupa di telecomunicazioni) ha dato il via libera per proseguire i test fino a giugno. Il team cui fa capo SkyBender dovrebbe essere lo stesso del Project Loon, che punta a garantire la connessione Internet nelle zone più impervie della Terra attraverso l'ausilio di palloni aerostatici.