Il manager delle Spice Girls (e di molti altri musicisti di successo), Simon Fuller, è il miglior venditore di musica su iTunes, con 160 milioni di file ceduti finora agli utenti del servizio Apple. Fuller è il fondatore della società inglese di produzione discografica (ma anche di televisione, moda e sport) 19 Entertainment, che ha tra le sue punte di diamante personaggi come i vincitori di American Idol (sorta di X-Factor in versione USA), Kelly Clarkson e Carrie Underwoord, ma anche star assolute come Annie Lennox e le Spice Girls. Per il suo successo nella vendita su internet, Fuller è stato definito dalla prestigiosa rivista Billboard "senza dubbio il più grande manager dell'era digitale".
Proprio il suo successo è un'altra dimostrazione di come i negozi online siano sempre più la strada del futuro per l'industria musicale, che nel 2009 ha visto calare del 12,9% le vendite di dischi su supporto "fisico", ma ha visto una crescita del 9,2% nel download a pagamento, che oggi ha un giro d'affari da 4,3 miliardi di dollari.Il manager di 19 Entertainment ha spiegato all'agenzia Reuters la sua strategia, che consiste nel creare una forte sinergia tra iTunes e le trasmissioni televisive, in particolare quelle che puntano a lanciare artisti prima sconosciuti, e si è detto "fiducioso" nel futuro a lungo termine dell'industria musicale, proprio grazie alle nuove tecniche di vendita legate alla tecnologia.
Le ultime mosse dell'imprenditore 50enne dimostrano il suo ottimismo, visto che a marzo ha lanciato un progetto di reality televisivo interattivo e multimediale dal titolo "If I Can Dream", che mostra un gruppo di aspiranti cantanti, ballerini e attori che vivono insieme in perfetto stile "Grande fratello", mentre provano a raggiungere il successo hollywoodiano. La trasmissione non è però visibile sulla TV tradizionale, ma in streaming su Hulu.com, e Fuller ha definito questo progetto parte dei suoi "infiniti esperimenti, molti dei quali non funzioneranno ma serviranno a insegnarmi sempre di più", concludendo che il web è come il selvaggio West, dove si piantano tanti semi, poi "alcuni cresceranno e altri no". Speriamo siano quelli migliori a crescere, e che il futuro dell'entertainment sulla rete non si limiti alla versione in streaming del "Big Brother" o "X-Factor" di turno.