All'inizio dell'anno, Amazon annunciò che, durante lo scorso periodo natalizio, per la prima volta erano stati acquistati più e-book che libri in carta ed ossa. Alla fine di luglio, il momento clou del periodo vacanziero, ha reso noto d'aver venduto almeno un libro virtuale e mezzo per ogni testo vero. Ieri, infine, ha dichiarato che è avvenuto il tanto atteso doppiaggio. La crescita di questa fetta di mercato, soprattutto per quel che concerne gli Stati Uniti, è davvero impressionante, perché siamo oltre il 100% in meno di un anno e, come se non bastasse, le vendite dell'ultima generazione dell'e-readerKindle hanno surclassato in pochi mesi quelle già di per sé eccezionali dei modelli precedenti. Insomma, abbiamo assistito ad una duplice vittoria del supporto digitale su quello più tradizionale. Il successo dell'hardware è certamente legato alla sensibile diminuzione dei prezzi, mentre allo stesso tempo quello degli e-book cresce proprio grazie alla diffusione degli stessi lettori: conti alla mano, il Kindle 3 costa quanto una dozzina di libri cartacei ed un buon lettore ne divora molti di più nell'arco di 12 mesi; quindi, in poco più di un anno la spesa iniziale viene ammortata. Occorre anche sottolineare che l'offerta di titoli è aumentata vertiginosamente nel 2010 ed ora Amazon ne ha a catalogo migliaia e migliaia, quindi inizia a venir meno le ormai storiche scuse del "non c'è quello che cerco" oppure "non ci sono le novità". Questo per quanto riguarda gli Stati Uniti, perché in Italia la storia è decisamente differente. A prescindere dagli e-reader, il cui costo sta diminuendo anche qui, sono le case editrici ad incontrare parecchie in difficoltà: al momento, esistono pochi e-book store degni di nota - Biblet, Zinio ed Edigita - e tra le grandi solo Mondadori è scesa in campo con convinzione, anche se Feltrinelli, Messaggerie e RCS la raggiungeranno a breve; così, i titoli disponibili in lingua italiana sono solo un migliaio o poco più. Inoltre, la tecnologia di protezione dei contenuti da noi adottata - il DRM di Adobe - è fortemente limitante, visto che per ora ne impedisce l'utilizzo sia sul Kindle che sull'iPad, i due prodotti più venduti al mondo della categoria. Perfino le stime parlano chiaro: mentre oltreoceano il libro virtuale veleggia verso il 20% del mercato editoriale globale, in Italia difficilmente riuscirà a raggiungere il 10% - ovvero la metà - entro la fine dell'anno.Come sempre, le frontiere tecno-culturali non sono il nostro forte, ma, se volete un consiglio per i vostri prossimi regali, allora vi suggeriamo il Galaxy Tab di Samsung: per ora, è l'unico che vi consenta di sfruttare appieno quel poco che offre il panorama letterario nostrano e, grazie ad Android, la compatibilità con i formati di Adobe sarà sempre garantita; in più, ha tutte le funzioni dei comuni notebook, alle quali unisce il piacere di un'interfaccia touchscreen colorata ed accattivante. Mica male.