Si chiama WarmTouch ed è il software dei miracoli che rivela il profilo di un criminale analizzando la sua posta elettronica. E la nostra?
(Riccardo Meggiato, 11 aprile 2008)
Un uomo d'affari, minacce via e-mail e un'estorsione da 17 milioni di dollari: gli ingredienti del tecno-thriller ci sono tutti. Finale compreso: l'investigatore di turno, che in questo caso lavora per la prestigiosa agenzia Stroz Friedberg, utilizza un potentisisno software che trova il colpevole. Fine della storia? Sì, e vista la diffusione di WarmTouch, il software in questione, c'è da giurare che scene come questa saranno molto comuni. Sviluppato dall'analista Eric Shaw, WarmTouch è in grado di analizzare un testo e, in base alla ricorrenza di determinate parole, stabilire il "profilo" di chi lo ha scritto. Per esempio, la ripetizione ossessiva di "me" (che ha lo stesso significato sia in inglese sia in italiano), identifica una persona ossessionata, pare, dal vittimismo. Mentre "we" porta a pensare al componente di una qualche squadra. Siete scettici? Un po' anche noi, ma per adesso WarmTouch si è dimostrato infallibile, specie rispetto ad altre tecnologie simili. Al punto dall'aver aiutato anche il milionario Michael Bloomberg a stanare un uomo che minacciava la sicurezza informatica delle sue aziende e chiedeva 200.000 dollari (e un contratto di lavoro: se non altro aveva voglia di lavorare...). C'è anche un po' di preoccupazione. Sono infatti in molti a chiedersi se (o quando) WarmTouch sarà utilizzato per analizzare tutte le e-mail che transitano da Internet. Compreso le vostre. Perciò, occhio alle ripetizioni.