Disponibile giorno e notte per coprire le news più calde in tempo reale, Quakebot è il primo robot giornalista ufficialmente assunto in una redazione. Specializzato, almeno per ora, solo in terremoti lavora per il Los Angeles Times con un ruolo ben specifico: tradurre in notizie e pubblicare su un blog i comunicati relativi ai terremoti emessi dallo US Geological Survey, l’equivalente a stelle e strisce del nostro Istituto nazionale di Geofisica.
C'è ma non si vede
Ma se vi immaginate un occhialuto robot antropomorfo seduto 24 ore su 24 davanti a un computer siete fuori strada: dal punto di vista tecnico, Quakebot è infatti un algoritmo ed è stato sviluppato 3 anni fa da Ken Schwencke, un giornalista di Los Angeles.
Il suo compito è quello di “leggere” i comunicati emessi dal Geological Survey, identificare l’epicentro del terremoto e, in base alla magnitudo, stabilire se la notizia è sufficientemente rilevante da dover essere pubblicata.
In caso affermativo estrapola, in base a uno schema preimpostato, le informazioni più importanti e le confeziona in una gabbia testuale in modo che siano sensate e corrette dal punto di vista ortografico e grammaticale. Infine le pubblica sul blog del Los Angeles Times dedicato alla geofisica.
La pubblicazione automatica e immediata avviene solo se il sisma ha una magnitudo uguale o maggiore a 6.0 sulla scala Richter. Nel caso di scosse meno intense il post viene comunque preparato, ma viene poi inviato a un editor umano che deciderà se mandarlo online o meno.
Il capostipite
“Quakebot ci permette di essere tempestivi nella pubblicazioni delle news più importanti e di risparmiare tempo prezioso nei primi minuti dopo la scossa” ha spiegato Schwencke ai media.
Quakebot funziona così bene che ha già un collega, per ora senza nome, che si occupa di cronaca nera e mantiene aggiornato l’Homicide Report del giornale, un registro nel quale sono riportati tutti gli omicidi commessi in città sulla base dei comunicati diffusi dalla polizia.
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