Il mondo dell’elettronica di consumo è fatto di alti e bassi: lo sa bene Microsoft, che dopo diversi tentativi con la serie Zune ha deciso d’abbandonare definitivamente il settore dei PMP per dedicarsi esclusivamente agli smartphone, forte della collaborazione con il gigante della telefonia finlandese Nokia; percorso inverso, invece, per Samsung che, alla luce dei successi di critica e pubblico ottenuti con la serie Galaxy, già da tempo ha annunciato di voler insidiare l’egemonia diApple con un media player portatile dotato del sistema operativo Android.Un primo assaggio l’avevamo avuto durante l’ultimo CES a Las Vegas, ma sul mercato non era ancora arrivato nulla. Adesso, invece, fanno contemporaneamente il loro esordio ben due modelli, uniti sotto il nome diGalaxy Player, con display che misurano rispettivamente 4’’ e 5’’, ultrasottili e forniti di hardware di tutto rispetto, analogo a quello già visto nei “fratelli maggiori” smartphone. Soltanto i sensori delle fotocamere sono leggermente inferiori, limitandosi ad un semplice VGA per quella frontale ed a 3,2 Mpx per l’altra, mentre non mancano le connessioni Wi-Fi 802.11n e Bluetooth 3.0 ed in più troviamo un altoparlante aggiuntivo nellacover posteriore, che consente d’ascoltare la musica anche senza cuffie. Al momento del lancio, il sistema operativo preinstallato sarà il solito Froyo 2.2, ma in breve tempo arriverà l’atteso aggiornamento ad Honeycomb - che Samsung sembra intenzionata a riservare, quantomeno per l’esordio, ai soli Galaxy S2 e Tab 10.1 -. Con caratteristiche di questa caratura, il Galaxy Player non ha alcun problema a riprodurre qualsiasi file, tant’è che non necessita neppure di appositi software per sincronizzare i contenuti multimediali - e per questo è stato definito Drag ‘N Play - e può perfino collegarsi senza fili alle TV compatibili con le reti DLNA, trasformandosi al bisogno in un eccellente media center. Il prezzo, infine, appare più che accettabile per un prodotto che consente forme d’intrattenimento a 360°, videogame compresi, poiché dovrebbe attestarsi a cavallo dei 200€ e risulterebbe decisamente concorrenziale se confrontato con il rivaleiPod Touch, che non ha la memoria espandibile ed è dotato di un display più piccolo. Samsung, quindi, cerca di proporsi come unica alternativa valida ad Apple, che probabilmente inizia ad avvertire il suo fiato sul collo: adesso resta da vedere se la prima riuscirà a sviluppare una gamma di notebook all’altezza dei nuovi Macbook Pro, oppure se la seconda vorrà davvero cimentarsi con gli schermi televisivi, integrando magari l’Apple TV in un pannello superiore ai 27’’. Speriamo solo che, per il bene del mercato e del progresso tecnologico, gli altri non rimangano a guardare.