Innovazione

Salti più lunghi e più alti alle Olimpiadi di Parigi grazie alla pista "alle conchiglie"?

La pista di atletica delle Olimpiadi di Parigi colpisce per il colore viola. Ma il segreto che migliora le prestazioni degli atleti è invisibile e ha che fare con gusci di conchiglie...

Gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi 2024 rivendicano per questi Giochi il primato dell'edizione più sostenibile della storia. E la accattivante pista d'atletica viola ne è un testimonial lampante.

Una premessa: ogni anno a livello globale circa 10 milioni di tonnellate di gusci vuoti di molluschi come ostriche, vongole, capesante e cozze finiscono in discarica o in mare.

Dal piemonte alla sardegna. E proprio questi gusci sono stati trasformati in una risorsa preziosa per la pista dello Stade de France. L'azienda piemontese Mondo, specializzata in pavimentazioni sportive, ha collaborato con la cooperativa di pesca sarda Nieddittas per trovare una soluzione ecosostenibile alla necessità di ricavare il carbonato di calcio necessario per la costruzione della pista. Questo minerale, infatti, è tradizionalmente ottenuto dall'estrazione in miniera e ciò ha un impatto ambientale significativo.

Per costruire la pista dello Stade de France di Parigi le cose sono andate diversamente: Nieddittas ha raccolto e pulito i gusci, che sono stati poi frantumati e incorporati nel materiale della pista stessa. Secondo l'azienda questo processo equivarrebbe a compensare le emissioni di un veicolo diesel Euro 4 che percorre 60.000 km, evitando inoltre lo smaltimento in discarica di "decine di tonnellate" di conchiglie.

Miglioramento. Oltre all'aspetto ecologico, la pista vanta caratteristiche innovative che la rendono potenzialmente la più veloce mai realizzata in un'edizione olimpica. Mondo dichiara che, teoricamente, gli atleti potrebbero migliorare le proprie prestazioni di circa il 2% rispetto a una pista tradizionale.

Ovviamente, tradurre questo dato percentuale in tempi concreti o distanze aggiuntive è complesso, in quanto le prestazioni dipendono da numerosi fattori, tra cui la preparazione atletica dell'atleta, le condizioni climatiche e il tipo di gara. Tuttavia, questo miglioramento teorico si potrebbe tradurre in tempi più veloci negli sprint, salti più lunghi e una maggiore reattività in generale: gli ottimi risultati ottenuti finora nelle gare di atletica sembrerebbero confermarlo.

Pezzi di pista delle Olimpiadi
Alcuni campioni della superficie della pista di atletica dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 fotografati prima di essere testati presso i laboratori di produzione e ricerca del Gruppo Mondo ad Alba, Cuneo. © MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images

DOV'è il segreto? Ma dove si celerebbe il segreto di questo presunto miglioramento del 2%? In una combinazione di fattori che coinvolgono anche la forma delle "celle" della pista: questi microscopici elementi, che compongono la superficie "calpestata" dagli atleti, assorbono l'energia dei piedi all'impatto e la "restituiscono".  Ebbene modellazione matematica condotta dall'ultima Olimpiade ha portato a sostituire le tradizionali celle a nido d'ape della pista con più innovative celle di forma ellittica, che dovrebbero risultare più efficienti e creare un ambiente ideale per migliorare le prestazioni gli atleti.

La scelta del viola per la colorazione principale è invece stata dettata probabilmente dall'esigenza di creare un contrasto visivo che metta in risalto gli atleti, quasi come fossero su un palcoscenico, oltre che da ragioni semplicemente estetiche; la presenza del carbonato di calcio proveniente dai gusci è comunque invisibile a occhio nudo.

7 agosto 2024 Roberto Graziosi
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