di Luca Busani
Il BlackBerry World 2012 è iniziato ieri a Orlando in Florida. Al centro dell’attesissimo evento, c’è la presentazione della nuova piattaforma BlackBerry 10 che per RIM rappresenta la sfida decisiva: questa volta, o la va o la spacca.
"RIM ha rivendicato la campagna Wake-Up contro Apple in Australia"
Uno sforzo importante - Da mesi, l’azienda canadese non naviga più in acque tranquille: tutta colpa della morsa in cui è stretta da Android da una parte e Apple dall’altra, nonché dalla cronica incapacità di sviluppare un touchscreen davvero soddisfacente. Ne son ola prova i mezzi passi falsi fatti con la serie Storm prima e Torch poi. RIM non vuole, però, rassegnarsi a rivestire il ruolo di comprimaria nel campo della telefonia mobile e, così, sta impegnandosi nello sviluppo di una nuova piattaforma, che ha l’ambizione di riportare l’azienda ai fasti di un tempo.
Non originale, ma funzionale - Il nuovo CEO Thorsten Heins ha tratteggiato le linee guida che verranno seguite per lo sviluppo del nuovo BlackBerry 10 e ha mostrato alla platea di Orlando un primo assaggio di questa nuova piattaforma, utilizzando un prototipo dimostrativo con display full touch da 4,2 pollici, che ricorda da vicino modelli come l’iPhone 4S e il Galaxy S2. L’impressione che ne abbiamo ricavato è quella di un sistema operativo che vuole “frullare” insieme elementi di Windows Phone 7, Android e iOS, generando qualcosa di non propriamente originale, ma comunque molto efficace e piacevole da vedersi.
E finalmente touch fu - Impressioni a parte, sono sei i punti sottolineati da Heins, che a suo dire, riassumono meglio la “rivoluzione” che BlackBerry 10 porterà con sé. Innanzitutto, l’interfaccia diventa completamente touch e le tastiere fisiche - anche quelle a scomparsa - finiscono finalmente nel dimenticatoio. Il display dei dispositivi sarà ovviamente di tipo capacitivo e la reattività sarà il suo punto di forza. La tastiera virtuale verrà, poi, affiancata da un software predittivo, che suggerirà le parole da scrivere appena sopra i tasti che la compongono, utilizzando un dizionario che si adatterà alle tue abitudini lessicali.
Foto e gesture - La seconda innovazione riguarda la fotocamera, che migliora sia per qualità, allineandosi con i rivali più blasonati - Nokia e Apple per prime -, che per funzionalità, aggiungendo la possibilità di scegliere il punto da mettere a fuoco e lo scatto migliore tra quelli effettuati. Altra grande novità è l’introduzione delle cosiddette “gesture”, ovvero quei movimenti codificati delle dita che fanno corrispondere a ogni gesto una funzione particolare.
Tra queste, ce ne sarà una speciale che consentirà di passare in un attimo da un’applicazione all’altra, rendendo il multitasking una realtà e non un miraggio.
Partecipate numerosi - Migliorerà il rapporto con i programmatori, in particolare con quelli di terze parti, grazie al supporto nativo di un numero vastissimo di piattaforme di sviluppo: su BlackBerry 10 gireranno, infatti, applicazioni Java, Flash, C/C++, HTML5, Air, CSS e perfino Android. E, quinta novità, verrà finalmente curata a dovere la componente videoludica, visto che parte del successo dei rivali di RIM è merito anche dell’ultima generazione di videogame. È già stato siglato, per questo, un accordo di collaborazione con Gameloft, che creerà una versione ottimizzata dello sparatutto N.O.V.A. 3 e adatterà tanti altri titoli.
La prima smartcar BlackBerry - Il sesto punto è forse il più ambizioso: RIM vuole andare oltre il campo degli smartphone, e non stiamo parlando di un’apertura verso tablet e altri dispositivi mobili - che peraltro produce già da tempo - ma anche di supporti innovativi, come per esempio le automobili. I canadesi vorrebbero, infatti, inserire BlackBerry 10 nei cruscotti delle smartcar del futuro, che utilizzeranno le connessioni 4G per accedere alla rete. Un’idea a dir poco pionieristica, se consideriamo che ad oggi solo Parrot, l’italiana Ekoore e poche altre si sono cimentate al massimo nella produzione di autoradio con Android.
RIM crede in se stessa - Il progetto BlackBerry 10 inizia, quindi, a prendere forma e questo sarà l’ago della bilancia del destino di RIM. L’azienda, dal canto suo, sembra essere sicura - forse anche troppo - dei propri mezzi e non siamo del tutto sicuri che questa convinzione possa giocare a suo favore: per esempio, la campagna Wake-Up, che è stata rivendicata dalla sua divisione australiana, è di dubbio gusto e potrebbe rivelarsi controproducente. Sono stati, inoltre, garantiti 10.000 dollari a chiunque deciderà di sviluppare applicazioni per la nuova piattaforma, e una promessa del genere è un’arma a doppio taglio. Vedremo cosa nascerà domenica prossima, quando finirà il conto alla rovescia, mentre per il primo smartphone con BlackBerry 10 dovremo attendere la fine dell’anno. (sp)
ANTEPRIMA DEL NUOVO BLACKBERRY 10