Che la tecnologia sia in continua crescita sicuramente non è una novità. Ultimamente tuttavia sembra che le case di produzione stiano accelerando un po’ troppo, soprattutto quando si tratta di quegli oggetti Hi-Tech dei quali molti di noi non riesce più a fare a meno. Se infatti il mercato delle piattaforme di gioco si aggiorna di solito ogni cinque massimo sette anni a farla da padrone al momento è la legge del restyling. Solo per quanto riguarda il DS ne sono stati immessi ben quattro differenti upgrade mentre la PSP è ferma a tre se non vogliamo contare la poca fortunata versione GO. La situazione diviene ancora più insostenibile quando passiamo ai cellulari ed ai loro cugini tablet. La Apple a distanza di un anno ha prodotto la seconda versione di IPad lasciando i vecchi possessori con un prodotto che magari è divenuto vecchio molto prima del previsto e che fra le altre cose ha visto crollare nettamente il proprio prezzo. Case che una volta lanciavano due o massimo tre prodotti differenti sul mercato come l’HTC ora hanno una catena di produzione che sforna quasi dieci modelli differenti con cadenza annuale ed il più delle volte sono semplici riedizioni e non veri e propri passi avanti della tecnologia. Qual è il risultato di tutto ciò? Semplicemente che noi consumatori siamo portati a spendere cifre assurde per entrare in possesso dell’ultimo status symbol e poi successivamente vederlo superare da un nuovo modello e crollare di prezzo dopo appena sei mesi. Naturalmente nessuno ci obbliga ad acquistare l’ultimo smartphone dual core o la migliore tablet presente dal mercato ma ultimamente la sensazione di prendere un modello superato subentra dopo neanche un mese dall’acquisto stesso, andando notevolmente a ridurre quella soddisfazione che dovrebbe seguire una scelta oculata. Come ho detto all’inizio la tecnologia è in continua crescita, o forse è il mercato a voler sempre costringerci ad una corsa all’ultima novità?
Voi come la pensate?
Mario De Rosa