Una realtà virtuale di nuova concezione permetterà di sperimentare, oltre a sensazioni visive e uditive, anche gli odori: una realtà elettronica mai vista (nè annusata) prima che potrebbe rivoluzionare la didattica, lo shopping e il mondo del lavoro. Ma come la mettiamo con le puzze? (Alessandro Bolla, 4 marzo 2009)
Vi piacerebbe accarezzare la pelliccia di un mammuth? O respirare gli odori di un mercato dell’antica Roma? O passeggiare tra i dinosauri del giurassico? Un team di ricercatori delle Università di York e Warwick (Gran Bretagna) ha messo a punto un rivoluzionario sistema di realtà virtuale che consentirà di rivivere queste e altre esperienze con un grado di realismo mai raggiunto fino ad ora. Il Virtual Cocoon, questo il nome del dispositivo, è infatti in grado di stimolare tutti e cinque i sensi, gusto e olfatto compresi, diversamente dai sistemi sviluppati fino ad oggi che si sono concentrati su vista e udito.
Puzza elettronica Gli odori saranno pre-impostati a seconda delle esigenze e verranno veicolati al naso da due apposite cannucce. Il gusto, che è strettamente correlato all’olfatto, sarà stimolato da un meccanismo che darà la sensazione di avere qualcosa in bocca. Il principale obiettivo dei ricercatori è ottimizzare l’interazione tra i cinque sensi, come accade nella vita reale. Il Virtual Coocoon, che sarà presentato oggi a Londra in occasione di Pioneer 09, convegno annuale sulle nuove tecnologie, promette esperienze sensoriali con un grado di realismo mai sperimentato. Potrà essere utilizzato per fini didattici e nello shopping a distanza: permetterà di valutare al tatto la qualità di un tessuto o di annusare un nuovo profumo.
Trip digitale? Non mancano comunque i detrattori di questa tecnologia: una realtà virtuale così sofisticata apre un dibattito etico rilevante, poichè permette di sperimentare esperienze totalmente scollegate dal mondo reale.
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