Quattro papi in 3 dimensioni: per la prima volta una cerimonia di canonizzazione (quella in cui vengono proclamati i nuovi santi) sarà trasmessa in 3D in diretta. La potranno vedere comodamente da casa gli abbonati Sky in Italia, Germania, Gran Bretagna e migliaia di fedeli in 600 sale cinematografiche in 21 Paesi nel mondo.
Focus.it ha assistito in esclusiva alla prova generale di trasmissione live della canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II. Sabato 26 aprile, mentre la città eterna di riempiva degli ultimi pellegrini giunti da tutto il mondo, siamo entrati nella cabina di regia di Sky 3D e poi, arrampicandoci su un'inquietante impalcatura, siamo andati lungo il tetto del colonnato del Bernini a vedere in funzioni le speciali telecamere 3D.
Un impegno ciclopico
Un evento di questa portata non si improvvisa: «la sua preparazione è iniziata due anni fa”» ci spiega Cosetta Lagani, direttore del canale Sky3D. 40 telecamere impegnate, di cui 13 per il 3D nativo, 150 professionisti e 9 satelliti (più di quelli utilizzati per le Olimpiadi di Sochi) sono impegnati in una produzione enorme.
Posizioni privilegiate
Per la prima volta la postazione di ripresa è stata posizionata direttamente sul colonnato, anziché sulle terrazze dei palazzi circostanti, come da tradizione. Due le tipologie di telecamere 3D utilizzate: quelle “side by side” e le “mirroring”.
Le prime affiancano due obiettivi per la ripresa su un “binario” unico: perfette per i campi lunghi e per garantire una profondità immersiva nella gigantesca Piazza San Pietro.
Le seconde (“mirroring”), sono montate perpendicolarmente, con l’utilizzo di uno specchio speciale: «Funzionano meglio per riprendere inquadrature ravvicinate» spiegano i tecnici. «Dato che avremo moltissimi primi piani dei Papi e delle persone in Piazza».
Già, dei Papi, al plurale. Perché per la prima volta nella storia, ci saranno due i papi a celebrare la canonizzazione. Il Papa emerito Benedetto XVI ha accettato l'invito di Papa Francesco e sarà tra i concelebranti della Santa Messa. Probabilmente non sarà sull'altare, ma poco sotto, tra gli altri cardinali concelebranti.
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Regia lenta
La ripresa in 3D è molto diversa da quella tradizionale. Non si possono fare spostamenti veloci, perché gli occhi di chi guarda hanno bisogno di più tempo per elaborare le immagini: e la messa a fuoco è più complessa, perché comprende la convergenza delle due telecamere su un unico punto.
Per un regista, quindi, è necessario individuare con precisione in quale punto esatto dello schermo sarà concentrato lo sguardo degli spettatori.
Non solo.
In cabina di regia è necessario lavorare, letteralmente, il doppio: perché sono due i segnali che si ricevono dalle telecamere, uno per l’occhio destro e uno per quello sinistro. Significa che gli aggiustamenti di colore, contrasti e saturazioni devono essere fatti in parallelo e con i medesimi, precisissimi, settaggi.