Il cemento armato è calcestruzzo rinforzato da tondini d’acciaio, ed è ancora troppo presto per stabilire quale sia la durata media della sua vita.
Se infatti la nascita di questo materiale risale all’inizio del secolo, le prime strutture vere e proprie sono sorte a partire dagli anni Venti-Trenta. Teoricamente un buon calcestruzzo dovrebbe raggiungere la stessa età della roccia della quale è costituito. Il calcestruzzo, infatti, è un insieme di acqua, sabbia, ghiaia e cemento. Quest’ultimo è ottenuto dalle rocce calcaree.
Come viene realizzato. Il calcestruzzo fluido viene gettato in casseri e dopo 28 giorni raggiunge i requisiti di resistenza richiesti. Ma il processo di indurimento prosegue quasi all’infinito. Ci sono però anche dei limiti. Negli anni Sessanta, che corrispondono al boom di questo materiale, si pensava che il calcestruzzo fosse impermeabile. In realtà, invece, l’acqua piovana può penetrare nel cemento arrugginendone la struttura in metallo e aprendo crepe nel calcestruzzo.
Altri agenti esterni che possono limitare la durata della struttura sono l’inquinamento atmosferico e i cloruri presenti nell’aria salmastra. Ciò che si può dire con certezza è che quanto più sono stati rispettati i requisiti di legge nella costruzione di un edificio, tanto maggiore sarà la sua durata. Ma, come si diceva all’inizio, oggi è ancora troppo presto per calcolare la vita media di uno stabile costruito in cemento armato.