Il primo "dummy" fu realizzato nel 1949 da Edgar Pask per l’aviazione militare americana e si chiamava Sierra Sam. Fu sviluppato per sostituire i cadaveri umani, o, più raramente qualche coraggioso volontario, nelle prove di espulsione dei seggiolini dagli aerei da caccia. Era molto semplice: poco più che un manichino da vetrina, articolato con peso e dimensioni di un uomo medio.
Da allora Dummy si è evoluto ed è diventato sempre più sofisticato: gli attuali manichini hanno caratteristiche fisiche e meccaniche molto simili a quelle umane e sono equipaggiati con decine di sensori che durante le prove rilevano fino a 10.000 informazioni al secondo. Ne esistono di ogni forma e dimensione: uomini e donne adulti, bambini, neonati e persino animali.
Ognuno di loro può arrivare a costare anche 150.000 euro. Per contenere i costi un consorzio di aziende automobilistiche ha finanziato con 3 milioni di dollari il laboratorio di biomeccanica dell’Università della Virginia perchè sviluppi un manichino "virtuale", ma assolutamente realistico, da utilizzare solo all’interno di simulazioni elettroniche.
Vuoi vedere Dummy al lavoro? Non perdere questo video girato al Laboratorio per la Sicurezza dei Trasporti del Politecnico di Milano