Una "macchina per scrivere" controllata soltanto con il pensiero. In futuro potrà essere utilizzata da pazienti per controllare i computer. E…
Controllare il Pc con il pensiero è possibile: basta indossare questo speciale casco rivestito di sensori capaci di intercettare gli impulsi elettrici emessi dal cervello. |
Pensieri e parole. L'utilizzatore indossa uno speciale casco foderato con decine di sensori in grado di misurare l'attività elettrica del cervello, e sposta il cursore sul video semplicemente pensando di muovere il braccio destro o sinistro. Secondo Gabriel Curio, uno dei ricercatori che hanno partecipato al progetto, 20 minuti di addestramento sono più che sufficienti per poter iniziare a utilizzare la macchina da scrivere mentale con disinvoltura. Il dispositivo, grazie a uno speciale algoritmo di controllo, è infatti in grado di riconoscere con rapidità l'attività elettrica della corteccia cerebrale, cioè di quella zona del cervello dove hanno origine i movimenti.
Le applicazioni di questa nuova tecnologia sono numerose, e spaziano dall'ambito medico, all'intrattenimento, alla sicurezza. I ricercatori pensano infatti di sviluppare entro breve una versione commerciale di questo apparecchio dedicata ai disabili che potranno così interagire in modo semplice e rapido con Pc e altri dispositivi elettronici, come protesi bioniche o sistemi per la comunicazione.
Cogito, ergo freno. Non solo: il computer mentale, intercettando il segnale nervoso al momento della sua formazione, offre qualche frazione di secondo di vantaggio rispetto ai normali tempi di reazione di un individuo: è già allo studio un sistema di ausilio alla guida capace di agire sui freni della vettura nel momento stesso in cui il pilota avverte il pericolo, e quindi molto prima che riesca a premere il pedale del freno.
Già nel passato erano stati messi a punto sistemi per il controllo cerebrale di computer e altri apparecchi, ma si trattava di dispositivi che dovevano essere collegati direttamente ai neuroni del paziente con interventi chirurgici lunghi, complessi, e dall'esito spesso incerto.
(Notizia aggiornata al 14 marzo 2006)