La differenza sta nella rapidità con la quale si libera l’energia prodotta dalla fissione nucleare di una certa quantità di uranio. Nella bomba, tutta l’energia si libera in una frazione di secondo, con effetti disastrosi. Nella pila, la reazione nucleare è rallentata, così da rilasciare l’energia poco a poco in un lungo arco di tempo. La fissione nucleare è dovuta all’urto di un neutrone contro un atomo di uranio 235. L’atomo colpito si spacca liberando una certa quantità di energia e due o tre neutroni. Questi possono a loro volta colpire altri atomi e così via: è la reazione a catena. Ma una parte dei neutroni si perde, o perché sfuggono dal materiale fissile o perché sono catturati da atomi che non si spaccano (come quelli dell’isotopo 238 dell’uranio). Se a ogni passo della catena il numero dato dalla differenza tra neutroni prodotti e neutroni persi cresce, la reazione aumenta rapidamente fino a diventare esplosione (bomba). Se il numero diminuisce, la reazione si spegne. Se è uguale, la reazione produce energia in modo costante (pila o reattore nucleare). Nella pila, per regolare il numero di neutroni si inseriscono o si tolgono dall’uranio alcune barre di cadmio o boro, che assorbono facilmente neutroni.