Come tutte le armi automatiche o semiautomatiche (mitragliatrice, mitragliera, pistola), il mitra sfrutta per il funzionamento l’energia dei gas generati dall’esplosione della carica. I sistemi sono due: quello a molla e quello a sottrazione di gas. Entrambi prevedono che l’otturatore (o massa battente), collegato a una molla, sia libero di muoversi in avanti e indietro quando il grilletto è tirato. Nel primo sistema l’energia dei gas, oltre a lanciare il proiettile in avanti nella canna, spinge direttamente indietro l’otturatore che, con il suo movimento, comprime la molla. Durante questa corsa l’otturatore estrae anche dalla camera di scoppio il bossolo vuoto. A fine corsa, esauritasi la forza dei gas, la molla fa scattare in avanti l’otturatore, il quale preleva un nuovo colpo dal caricatore e lo porta nella camera di scoppio, facendolo esplodere. Nel secondo sistema i gas, incanalandosi in una valvola posta a metà della canna, spingono indietro un pistone che a sua volta fa arretrare l’otturatore.