Innovazione

Prove d'esame: intelligenza artificiale alla lavagna

In Cina, un sistema di intelligenza artificiale ha sostenuto uno degli esami di matematica più difficili del Paese. Come se l'è cavata?

Giugno è tempo di esami per tutti, anche per gli studenti cinesi, che lo scorso 7 giugno si sono trovati affrontare il temutissimo goakao, un test per l’ammissione all’università della durata di due giorni, considerato “il più importante della vita”.

Quest’anno accanto ai 9 milioni di aspiranti universitari si è seduto anche AI-MATHS, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato dalla Chengdu Zhunxingyunxue Technology, azienda cinese specializzata in nuove tecnologie, in collaborazione con 30 istituzioni accademiche del Paese.

Computer secchione. AI-MATHS non se l’è cavata male: ha completato la prova di matematica che agli studenti umani richiede in media un paio d’ore in soli 22 minuti, con un punteggio di 105 su 150.

Lin Hui, amministratore delegato di CZT, spiega che AI-MATHS ha studiato a lungo e si presentato all’esame perfettamente preparato. Gli ingegneri lo hanno allenato per oltre due anni, durante i quali gli hanno fornito informazioni di ogni tipo, gli hanno "insegnato" a rispondere a oltre 10.000 domande e a mettere in relazione tra loro le risposte.

Gli manca la parola. AI-MATHS non deve infatti solo saper fare di conto, ma deve anche essere in grado di risolvere problemi che richiedono ragionamento e competenze.

Per esempio il problema dei polli e dei conigli: in una gabbia ci sono polli e conigli. In totale gli animali hanno 44 teste e 124 zampe. Quanti sono i polli? E quanti i conigli?

Curiosità matematiche: perché è inutile cercare gli alieni?

Per risolvere correttamente la prova occorre recuperare, dalle proprie conoscenze, un dato non esplicitato nel quesito: quante zampe ha un coniglio e quante un pollo...


AI-MATHS, un supercomputer formato da un cluster di 10 server, ha affrontato il test dopo gli studenti, in completa solitudine e scollegato da Internet.

Notte prima degli esami. «La prima difficoltà che il sistema si troverà ad affrontare è la comprensione del linguaggio naturale con cui sono formulate le domande», ha spiegato Lin Hui nei giorni prima dell’esame, «poi dovrà ragionare, capire che cosa gli si chiede e formulare una risposta.»

In realtà nell’ultima simulazione d’esame la macchina non era stata proprio da 10 e lode: aveva infatti totalizzato solo 93 punti su 150 contro i 106 che realizzano in media gli studenti in carne e ossa.


Secondo Fu Hongguang, il responsabile dello sviluppo di AI-MATHS, il sistema ha avuto difficoltà a comprendere correttamente parole come “investimento” o “welfare”.

Dalla scuola all’industria. L’obiettivo dei ricercatori è quello di portare AI-MATHS a totalizzare 150 punti su 150 entro il 2020: «A quel punto potremo usarlo per la formulazione di nuovi modelli in medicina, epidemiologia o finanza» ha spiegato alla stampa Hui.

Una canottiera cinese da esame, con microfono, trasmettitore e auricolari per chiedere aiuto.

Copioni hi-tech. Per i giovani cinesi il goakao è un momento di passaggio importante e speciale, e per superare il test sono disposti a tutto.

Uno dei trucchi più diffusi è la richiesta di aiuto a team di supporto esterno tramite radio, auricolari iper miniaturizzati e aggeggi elettronici degni di James Bond.

Il fenomeno è così diffuso che dallo scorso anno le autorità hanno fatto scendere in campo speciali droni equipaggiati per la guerra elettronica. Questi apparecchi, realizzati dalla stessa CTZ, sorvolano gli edifici dove si svolgono gli esami disturbando i segnali radio e impedendo così le comunicazioni proibite.

Chi copia viene espulso dalla prova e non la potrà ripetere per 3 anni, mentre chi fornisce aiuti dall’esterno rischia pesanti condanne per truffa.

11 giugno 2017 Rebecca Mantovani
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