Project Loon è la nuova idea di Google per ridurre il digital divide nelle zone del mondo che non sono ancora raggiunte da internet: si tratta di una serie di palloni aerostatici che funzionano da ripetitori del segnale di internet captato dal satellite. I palloni si alimentano a energia solare, sospinti a venti chilometri dalla terra dai venti atmosferici, a un'altezza doppia rispetto alle rotte degli aerei commerciali.
All'interno di ciascun pallone ci sono una batteria a energia solare, sensori di volo e di posizione e un computer che ne consente il controllo da remoto. Google ritiene di poterli governare e tenere a debita distanza uno dall'altro, grazie a dei sofisticati algoritmi e un software aeronautico.
In questo modo i dirigibili saranno in grado di raggiungere facilmente i luoghi dove internet è impedita da ostacoli fisici come le montagne. E se ne potranno avvantaggiare anche quei paesi dove la rete è un problema politico e il sud del mondo, dove il costo di una connessione è proibitivo (in alcune zone dell'Africa è superiore al salario medio mensile). Dettaglio non trascurabile: l'anello dei palloni aerostatici potrebbe servire anche a garantire le comunicazioni in caso di disastri naturali anche se per ora garantiscono una larghezza di banda pari alle reti mobili 3G.
Il progetto pilota è in corso in questo momento nella regione di Canterbury in Nuova Zelanda dove sono stati lanciati una trentina di palloni. Google è alla ricerca di partner interessati alla fase due di Project Loon che, se andrà in porto, nel giro di qualche anno potrebbe permetterci di accedere a internet anche nelle zone più impervie del pianeta attraverso uno smartphone.
Il video di Project Loon.