di Luca Busani
Google ha spianato la strada con il suo Project Glass e adesso tutti si affrettano a seguirla. È, infatti, in arrivo un bastimento carico di occhiali per la realtà aumentata, prodotti da Microsoft, Oakley, Olympus e, soprattutto, Apple.
"Apple ha depositato un brevetto che potrebbe far riferimento ai futuri iGlass"
L’idea originale - Il Project Glass ha suscitato fin da subito grande interesse e sono numerosissimi gli appassionati che, in occasione del recente Google I/O 2012, hanno già prenotato - nonostante il prezzo esorbitante - una copia della cosiddetta Explorer Edition, il prototipo dimostrativo che verrà distribuito agli inizi del 2013 per aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni su misura per questi occhiali.
Microsoft pensa ai giochi - Allo stesso modo, nell’ultimo mese si è fatto un gran parlare del progetto Fortaleza, sviluppato da Microsoft parallelamente alla nuova console Xbox 720 e al controller Kinect 2. A differenza degli occhiali sviluppati da Google, il modello made in Redmond servirà principalmente ad arricchire l’esperienza videoludica, permettendo ai giochi di “bucare” letteralmente lo schermo, coinvolgendo tutto il mondo che ci circonda.
Oakley li vuole belli - Anche Oakley, azienda leader nel settore dell’ottica, sta preparando qualcosa di analogo, curando in particolare il design. Il primo prototipo potrebbe essere mostrato durante le prossime Olimpiadi di Londra, approfittando della visibilità che avranno alcuni atleti suoi testimonial. Non si sa molto riguardo a questo progetto - soprattutto dal punto di vista funzionale - ma sembra improbabile che possa affidarsi ad Android oppure a Windows, vista la diretta concorrenza.
Olympus riduce i costi - Notizia dell’ultima ora, Olympus si sarebbe appena aggiunta alla “squadra” e avrebbe presentato i suoi nuovi occhiali Meg 4.0. In realtà, non si tratta di un dispositivo a sé stante, ma di una periferica che funziona solo se collegata a uno smartphone via Bluetooth e fa le veci di un monitor esterno, con una risoluzione massima di 320 x 240 pixel. Gli occhiali pesano poco - solo 30 grammi - e hanno un’autonomia complessiva di 8 ore, ma non hanno la fotocamera e il loro aspetto non è dei più accattivanti. Dovrebbero essere venduti, per fortuna, a un prezzo molto contenuto.
Apple e lo strano brevetto - E Apple? L’azienda californiana, che ha fatto dell’innovazione tecnologica la sua bandiera, stranamente non sembra interessata alla realtà aumentata, anche se nel mese di giugno ha depositato un brevetto riguardante una periferica “dotata di display da fissare sul capo”, in cui si fa cenno all’utilizzo di immagini streoscopiche e di altre informazioni in sovrimpressione.
Questo indizio ci induce a pensare che gli attesi iGlass potrebbero essere proprio dietro l’angolo, e chissà che Cook non riesca a battere tutti sul tempo, annunciando il nuovo dispositivo entro la fine dell’anno.
Il design prima di tutto - Ti stai già chiedendo quali caratteristiche potranno avere gli occhiali per la realtà aumentata di Apple? I rumors in merito sono un’infinità. Si parla di un doppio schermo indipendente, proiettato dalle stecche sulle lenti, che supporterebbe la tecnologia 3D e renderebbe l’esperienza più coinvolgente e, soprattutto, più naturale. Integreranno, inoltre, un microfono, una fotocamera in alta definizione e un auricolare, consentendo di rimpiazzare in toto uno smartphone. Ovviamente, uno dei punti di forza degli iGlass sarà il design, che li renderà comodi da indossare e piacevoli da vedere.
La gente li indosserà? - Sembra che tutti siano convinti che questo sia il futuro, ma forse hanno fatto i conti senza l’oste. Gli utenti dovrebbero rivoluzionare le loro abitudini, scegliendo d’indossare sempre un paio di occhiali per sfruttare - seppur saltuariamente - le funzioni che questi offrono. Molti hanno già grosse difficoltà a utilizzare gli auricolari Bluetooth e a parlare in pubblico con Siri, perché temono di essere scambiati per pazzi: figurarsi, poi, con una tecnologia di questo tipo, che richiede perfino di gesticolare. (sp)
Spericolata demo dei Google Project Glass