Una volta arrivata, la pallottola trasmette una serie di dati raccolti da un microsensore.
Una foto scattata dopo 0,4 millisecondi dalla detonazione mostra un proiettile calibro 12 mentre esce dalla canna. |
Un computer da sparare. Il proiettile viene sparato da una pistola a gas contro il bersaglio da controllare, e vi aderisce grazie allo speciale polimero con il quale è ricoperto. Il sensore, una volta attivato, è in grado di rilevare i vapori emessi da esplosivi come il TNT, e di inviarli via radio a un computer distante fino a 70 metri. Artificieri e addetti alla sicurezza possono così monitorare il contenuto di bagagli e contenitori sospetti tenendosi a debita distanza.
Il PC va in trincea. Il proiettile intelligente è comunque solo l'ultima tra le applicazioni in campo militare delle tecnologie per il controllo remoto. Recentemente la Marina Americana ha presentato un sistema d'arma radio controllato in grado di sostituire i soldati nelle trincee. Si tratta di un fucile d'assalto montato su un treppiede e dotato di una telecamera collegata a un mirino ottico. Il marine controlla il sistema stando lontano dal fuoco nemico, grazie ad un collegamento via radio con il proprio PC. Il dispositivo di puntamento gli permette di inquadrare l'obiettivo sul monitor e di sparare premendo il tasto di un joystick. Come nel più realistico dei videogame.
(Notizia aggiornata al 31 maggio 2004)