di Luca Busani
iOS 6 è appena venuto alla luce, eppure in un solo giorno di vita ha raccolto più critiche che apprezzamenti: YouTube a parte, la connessione Wi-Fi sembra essere peggiorata e le nuove mappe progettate da Apple non risultano ancora soddisfacenti.
"La scelta di abbandonare le mappe di Google non poteva non avere conseguenze"
iPhone 5 e iOS 6 - Il nuovo iPhone 5 esce ufficialmente oggi nei negozi americani e già tutti non vedono l’ora di poterlo toccare con mano. Noi italiani dovremo, invece, aspettare fino alla prossima settimana e, nel frattempo, dobbiamo accontentarci di provare il nuovo sistema operativo iOS 6 sui nostri “vecchi” dispositivi. Prima di scaricarlo, ti invitiamo a prestare particolare attenzione alle incompatibilità più o meno gravi: l’app Sky Go non è stata ancora aggiornata, YouTube è apparentemente scomparso e i primi iDevice non hanno i prerequisiti necessari per supportare l’update.
Il wireless non funziona - Per quanto concerne quest’ultimo problema, non esiste soluzione, a meno di cambiare iPad oppure iPhone. Per il secondo, le alternative - ufficiali o meno - non mancano, mentre per il primo è solo questione di tempo. I veri difetti sono ben altri: innanzitutto, parecchi utenti hanno lamentato grosse difficoltà nell’utilizzo delle connessioni wireless. Nonostante tutto funzionasse a meraviglia prima dell’aggiornamento, le medesime configurazioni non sembrano dare gli stessi risultati con iOS 6.
Il link mancante - In rete si sono sprecate le possibili soluzioni: c’è chi dice che sia sufficiente eliminare l’account di iCloud e chi invita a disattivare e riattivare la connessione più volte. Notizia dell’ultim’ora, tutto sembra essere tornato alla normalità, senza alcun aggiornamento firmware. Erano solo paturnie degli utenti meno esperti? Non lo sappiamo con certezza, ma sembra che il presunto baco sia nato da una pagina web di prova, a cui tutti gli iDevice si collegano per verificare le connessioni: il link - che ora è stato ripristinato - sarebbe stato cancellato per errore e questo avrebbe provocato l’impossibilità di portare a termine il test.
Critiche alle mappe - Non finisce qui: l’idea di abbandonare le mappe di Google ha suscitato un misto di scalpore e curiosità negli addetti ai lavori, perché per sopperire a questa grave lacuna Apple avrebbe dovuto impegnarsi eccezionalmente. Le nuove mappe made in Cupertino erano, quindi, attese al varco con l’arrivo di iOS 6 ed evidentemente hanno deluso le aspettative, quantomeno a giudicare dai commenti che abbiamo letto finora nei più diffusi social network.
Errare è umano - C’è chi ha cercato un taxi e ha trovato un tassidermista e chi denuncia l’assenza di città di oltre 20.000 abitanti; ci sono moschee scambiate per alberghi, oltre a strade e svolte che proprio non esistono, oppure sono esistite decine di anni addietro. Il governo irlandese ha addirittura invitato Apple a correggere le sue mappe, eliminando l’aeroporto della città di Dundrum, che in realtà non esiste e che sta causando notevoli problemi per la sicurezza pubblica.
Immagine a rischio - L’idea di fondo è condivisibile: Apple vuole rendersi autonoma sotto ogni aspetto e, così, ha scelto di “divorziare” da Google, nonostante le sue eccellenti mappe, per evitare di essere abbandonata a se stessa quando meno se l’aspetta. Anche l’integrazione della nuova visuale 3D è degna di lode, ma a conti fatti ciò che importa agli utenti è il sistema di navigazione e scoprire che iOS 6 non è all’altezza di quanto offerto dalla versione precedente non aiuta le vendite e, anzi, rischia di compromettere l’immagine dell’azienda.
Il futuro è Passbook - Siamo certi che a Cupertino saranno ben consci di tutti questi problemi e i lavori per sistemarli staranno procedendo alacremente. Bisogna, inoltre, riconoscere che iOS 6 ha portato con sé anche alcune interessanti novità: oltre all’integrazione di Facebook - che tanti attendevano ormai da mesi - la nuova app Passbook ha già destato l’interesse di giganti del calibro di Sephora, Starbucks e Walgreens. Alla fine, Apple potrà anche commettere qualche sbaglio, ma dimostra sempre un fiuto speciale per le innovazioni. (sp)