Come si possono superare le difficoltà di mercato che talvolta possono affliggere un prodotto? Ad esempio, sottoponendolo ad un restyling, come è stato il caso della terza ed ultima versione del Kindle, l'e-reader per eccellenza. Colpisce, però, la notizia del record di vendite del nuovo nato di casa Amazon: non sono state rese note le cifre precise, eppure dopo solo un mese di pre-ordine online ed un paio di giorni di distribuzione, ne sono stati acquistati così tanti da rendere impossibili ulteriori consegne prima del prossimo 17 settembre.
Forse Amazon esagera, o più probabilmente ha sottostimato le proprie possibilità: il suo successo è comunque innegabile e sembra proprio che l'egemonia dell'iPad abbia i giorni contati. Oltretutto, altra notizia dell'ultima settimana, le vendite del Kindle Store continuano a superare di gran lunga quelle dell'iBookstore, attestandosi al 61% dell'intero mercato. Tutto merito di questa portentosa terza generazione? Le innovazioni apportate sono molto interessanti, questo è innegabile, a partire dal microfono integrato, la memoria interna "lievitata" fino a 4 GB, lo spessore ed il peso ridotti ulteriormente, nonché le prestazioni del display E-Ink da 6'' notevolmente migliorate; ma davvero è bastato tutto questo per sancirne il successo?
In realtà, a nostro avviso, l'arma vincente adottata da Amazon è un'altra: in tempi di crisi economica globale, il modo migliore per rivitalizzare il mercato è abbassare i prezzi e da questo punto di vista il nuovo Kindle ha sbaragliato la concorrenza grazie ad una sensibile riduzione del costo, sceso a circa 110€, cioè meno di un quarto rispetto ad un iPad e meno della metà dei più economici e-reader rivali. Ora vi starete chiedendo come sia stato possibile raggiungere questo risultato. La risposta la trovate - seppur implicitamente - alcune righe sopra: il Kindle Store funziona alla grande, grazie ad alcune prestigiose esclusive editoriali che può vantare e grazie soprattutto al bacino d'utenti su cui può contare, ovvero gli autentici lettori incalliti e non i "turisti della letteratura" a cui invece si rivolge la concorrenza, Apple per prima. Ma cosa accadrà con l'arrivo della tecnologia E-Ink a colori e di un'eventuale seconda generazione di iPad?