Un modello al computer riproduce un importante aspetto della memoria a breve termine. Sfruttando molte scorciatoie e pochi neuroni.
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Il funzionamento del cervello rimane un puzzle irrisolto. Un piccolo tassello sembra stato aggiunto da una ricerca americana. |
Il punto centrale della ricerca è che anche la rete dei neuroni gode della cosiddetta proprietà "small-world" ("il mondo è piccolo") e cioè che la distanza che separa due punti qualsiasi di una rete enorme è fatta soltanto di pochi passaggi. Questa proprietà è curiosamente molto comune. In ambito sociale, per esempio, la famosa tesi dei sei gradi di separazione ne è un'esplicitazione: per quanto gli abitanti della terra siano più di 6 miliardi, con sei passaggi si arriva a qualsiasi persona, anche la più lontana. Sembra dunque che la rete di neuroni alla base della memoria a brevissimo periodo che ci permette di ricordare informazioni passeggere funzioni nello stesso modo.
Accesi e spenti. Secondo alcuni ricercatori i neuroni della corteccia prefrontale che è coinvolta in questa memoria sarebbero in grado di passare da due stati: attivi, quando "contengono una memoria"; tranquilli o spenti nell'altro caso. Ma quale meccanismo permette al cervello di controllare questa proprietà chiamata bistabilità? Per spiegarlo gli scienziati hanno provato a ricostruire complessi modelli al computer. Con risultati scadenti. Ora, però, un gruppo di ricercatori statunitensi ha provato ad applicare un modello con alcune scorciatoie, che rappresentano meglio la proprietà "small world". E sono capaci di riprodurre in laboratorio la cosiddetta bistabilità dei neuroni.
L'esperimento potrebbe essere un importante passo avanti nella comprensione del funzionamento del cervello.
(Notizia aggiornata al 26 maggio 2004)