Duemila giornalisti accreditati, un evento degno della tradizione Apple nel cuore di Manhattan a New York. No, non è l’iPhone 6. Siamo in casa Sony, per la presentazione della nuova Playstation. Solo che... lei non si è fatta nemmeno vedere. Già, perché nell’era degli oggetti di culto tecnologico può succedere anche questo paradosso: che si crei una aspettativa pazzesca riservata a un oggetto che però finirà nascosto sotto il televisore a prender polvere.
Sostanza senza forma
Ma, devono aver pensato alla casa giapponese, conta “la console” o “quello che fa”? Importa a qualcuno di che colore è, quanto pesa, se è sottile come un tablet? Così, ieri notte, la Sony ha illustrato al mondo la sua nuova Playstation 4... senza tirarla fuori dalla scatola. Al suo posto, trailer e immagini di giochi già in cantiere, con tutti gli ingredienti attesi.
Come sarà la nuova playstation?
Grafica spettacolare, suoni da urlo (almeno nel mega impianto della sala di Manhattan) e un controller (quello almeno sì che si è visto) con integrata superficie touch (derivazione diretta della portatile Playstation Vita) e sensore di posizionamento in stile Nintendo Wii.
I dati tecnici della macchina sono stati soltanto accennati: super processore, 8 GB di ram, due pezzature di hard disk e connessione a un Playstation Store sempre più in cloud: significa che la gestione dei contenuti da scaricare sarà sempre più on line (e a “casa Sony"). Ma con una novità: ci saranno anche giochi gratis.
L’unico momento degno di nota è stato quando è stata mostrata sullo schermo il 3D della testa di un simpatico vecchietto, realizzata con l’impressionante numero di 30.000 poligoni.
Sony, in ogni caso, ha fatto le cose in grande per un motivo: non può sbagliare mossa. Sono finiti i tempi delle vendite di PS2 (ce ne sono più di 150 milioni di esemplari, nelle case di tutto il mondo), la casa giapponese ha invertito la rotta delle perdite economiche solo nel 2012, con la previsione di tornare positiva a marzo 2013. Intanto, i giocatori aspettano.