Una compagnia statunitense brevetta il primo frigorifero da casa piccolo e compatto. Silenzioso e fabbricato con gas non troppo tossici, il piccolo elettrodomestico non ebbe molto successo tra i consumatori. Nei primi anni del ‘900 infatti i frigoriferi erano considerati pericolosi: le prime sostanze usate per la refrigerazione erano altamente tossiche (ammoniaca e anidride solforosa) e talvolta anche esplosive (l’etere metilico). Il frigorifero ebbe la sua consacrazione definitiva per il grande pubblico solo dopo gli anni Trenta, quando DuPont mise in commercio il dicloro-difluoro-metano, meglio noto come “freon”. Meno pericoloso per gli abitanti della casa ma molto dannoso per l’ambiente se liberato nell’aria, il freon è stato messo al bando nel 1985 con il “Protocollo di Montreal” per la sua azione distruttiva dello strato di ozono. Oggi i frigoriferi (e i condizionatori) utilizzano ancora il freon, ma il loro smaltimento, una volta dimessi, deve seguire regole ben precise per evitare che il gas venga liberato nell’atmosfera