Odissea nello stretto di Bering. La petroliera Renda, affiancata da una nave rompighiaccio, sta affrontando un viaggio epico per rifornire di carburante la cittadina di Nome che rischia di rimanere al freddo per tutto l’inverno.
Il villaggio sperduto in Alaska, circa 3.500 abitanti, non era riuscito a fare il “pieno” di diesel e benzina per affrontare la stagione invernale a causa del maltempo e le scorte sono agli sgoccioli. Non ce l’avrebbe fatta ad aspettare il rifornimento previsto in primavera. Così, la petroliera russa Renda, è salpata dal porto di Vladivostok lo scorso 17 dicembre per questa estrema missione di soccorso.
E ha già affrontato una serie di difficoltà. Prima problemi per il carico di carburante in Corea del Sud e poi il tempo sfavorevole che non le ha permesso di fare tappa in Giappone. A remare contro la missione anche il “Jones Act’”, una legge che non consente a navi straniere di rifornirsi negli Stati Uniti. Gli USA hanno fatto però concesso una deroga, e la petroliera è ripartita dal porto di Dutch Harbor con il pieno di carburante scortata dalla nave rompighiaggio americana Healy.
Superare lo stretto di Bering in questo periodo dell’anno è un’impresa (quasi) impossibile a causa dello strato di ghiaccio - spesso anche fino a tre metri - che ricopre la superficie del mare. Le due navi procedono a zig zag cambiando continuamente rotta. Il 12 gennaio erano a circa 150 chilometri dalla cittadina di Nome, ma il viaggio potrebbe richiedere ancora parecchio tempo. Se martedì (10/01) erano riusciti a percorrere 90 km, mercoledì (11/01) sono avanzati solo di 15 metri. A supporto di Renda e Healy, c’è anche un drone che invia immagini e dati ai ricercatori che segnalano la rotta migliore alle due navi.
Una volta arrivati a destinazione, però, potrebbe esserci un’ennesima difficoltà da superare: il porto di Nome sarebbe impraticabile a causa di uno spesso strato di ghiaccio e si sta già cercando una soluzione per scaricare il carburante.
La petroliera Renda, al termine di questa odissea - che speriamo finisca con un lieto fine - passerà alla storia come la prima spedizione di carburante attraverso i ghiacci dell’Alaska. I rifornimenti verso Nome, di regola, si effettuano quando il freddo non ha ancora ghiacciato la superficie marina, ma quest’anno alcuni imprevisti, come accennato, avevano ritardato le operazioni.
Infine una curiosità: Nome è la cittadina da cui prese il via la leggenda di Balto, il cane protagonista dell’omonimo cartone animato.
Durante un’epidemia di difterite nel 1925, una spedizione di cani da slitta salvò la vita ai 1.400 abitanti della zona, attratti in quei luoghi angusti nella speranza di trovare dell’oro. (sp)
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