Pesci d'aprile? Chi fosse in cerca di ispirazione può trovarla in una fonte inaspettata. Janelle Shane, ricercatrice esperta di interazioni comiche con le reti neurali (in pratica allena il loro senso dell'umorismo: potete leggere dei suoi tentativi - in inglese - su questo blog) ha chiesto a un'intelligenza artificiale di inventare qualche nuovo scherzo da fare il primo aprile.
Inizia da queste. Ha raccolto le istruzioni pratiche di burle da liste trovate online e le ha date in pasto a una rete neurale: in sostanza, un programma ad apprendimento automatico che estrae regole base da set di dati, per poi creare, in autonomia, nuovi esempi coerenti con le regole. Alcuni risultati possono offrire spunti per nuovi scherzi, come questi.
1. Metti pantaloni e scarpe nel congelatore.
2. Metti delle biglie nel portasapone.
3. Metti degli occhi finti al mouse, in modo che non funzioni.
4. Metti pantaloni e scarpe nella carta dell'uovo di Pasqua.
5. Nascondi completamente l'entrata del tuo ufficio, se ha solo un'entrata.
6. Metti del colorante alimentare nella cassetta delle lettere.
Insomma, fin qui non sarà un'ironia così affine a quella umana, ma riusciamo almeno a seguire il senso. Altre trovate sono un po' più complicate da mettere in pratica, oltre che da capire (sono tradotte più alla lettera, ma davvero non sapevamo come renderle più comprensibili):
7. Incolla tutte le uova sul coprimozzo del computer di qualcuno.
8. Una coppa di gelato di carne e purè di patate rende abbastanza il dispenser del sapone.
9. Metti una luce chimica nella carta igienica nel dito delle scarpe di tuo figlio.
10. Togli la maniglia dalle scarpe di tuo figlio.
11. Riorganizza qualcuno mentre fai finta di far pipì.
12. Se strappi un rotolo di carta igienica, lascia però un biglietto di riscatto.
13. Nascondi una sveglia nella tastiera di qualcuno che non è molto bravo a scrivere al computer.
Pare di capire che per ora i tentativi dell'AI di farci ridere fanno realmente ridere, ma per un motivo diverso da quello primario: sono così surreali e distanti dal nostro modo di pensare, da risultare comici.