Vi sarà capitato di salire a bordo di un aereo e notare che spesso i finestrini non sono allineati perfettamente al sedile del passeggero. L’asimmetria è più o meno evidente a seconda del posto e del tipo di aereo. Che sia un errore di progettazione?
Nient’affatto. Più semplicemente, quando le compagnie aeree ordinano un nuove velivolo, o ne acquistano uno già esistente, nella fusoliera ci sono i finestrini ma non i sedili. Ci sono però dei binari, che permettono di aggiungere questi ultimi in un secondo momento, secondo layout diversi, forniti dalle compagnie aeree: il cosiddetto seating plan. In quest'infografica, per esempio, si vedono due diversi layout possibili sullo stesso aereo dell'Aeroflot.
La ragione per cui i sedili non sono allineati ai finestrini è che le compagnie aeree tentano di sfruttare tutto lo spazio disponibile, inserendo il più alto numero possibile di posti.
Tutto ciò spiega anche che la sensazione che lo spazio per le gambe si sia ristretto non è sbagliata: negli ultimi anni le compagnie aeree, per resistere alla crisi, hanno allargato lo spazio della categoria superiore, sui cui biglietti guadagnano di più, concentrando lo stesso numero di sedili della classe economica in meno spazio. Altre compagnie invece hanno semplicemente aumentato il numero di posti: togliere pochi – ma preziosi – centimetri tra una poltrona e l’altra, ha permesso alle compagnie aeree di guadagnare almeno una fila di posti aggiuntivi (ma c’è chi dice anche di più). È l’effetto collaterale dei prezzi low cost.