Innovazione

Perché Apple le azzecca tutte e gli altri no?

I segreti dei suoi successi.

Perché ogni qual volta Apple lancia un nuovo prodotto milioni di persone se ne innamorano immediatamente, senza neppure prendere in considerazione le sue caratteristiche tecniche? Il design dei prodotti firmati dalla Mela ha da sempre suscitato grande fascino sul pubblico, mentre per quanto riguarda i diretti concorrenti questo non è avvenuto quasi mai. A questo punto, sorge spontaneo domandarsi dove sbaglino gli altri. La risposta non è certamente semplice, anche perché se così fosse non ce la saremmo neppure posta, non credete?

Uno dei motivi principali per cui questo accade è che spesso si confonde il concetto di design con quelli di moda e di stile. Prendete, ad esempio, il box interattivo Boxee: ha forme decisamente eccentriche, contraddistinte da un'accentuata asimmetria, ma ricorda più un vaso che un media center, mentre, come ci insegna Donald Norman, tecnofilosofo paladino dell'usabilità, l'aspetto dev'essere quanto più coerente alla funzione. In campo tecnologico, se arrivate a domandarvi perché non abbiate mai visto prima qualcosa di simile, allora significa che con ogni probabilità non c'era alcun motivo valido per creare questo "qualcosa". Anche l'utilizzo in controtendenza di materiali ricercati, come alluminio, ceramica e vetro, si spiega proprio in quest'ottica, perché rispondono meglio della plastica e di altri polimeri a sollecitazioni ed usura.

Un altro motivo è certamente legato alla ben nota mania che ha da sempre Steve Jobs per tutto ciò che è design: ad essere sinceri, il primo marchio nella storia ad aver introdotto la figura del capo designer all'interno del proprio personale è stato Sony, nel lontano 1954, ma questa idea si è un po' persa per strada negli ultimi anni, fatte salve alcune eccezioni riguardanti Samsung in particolare. Pensate alla scarsità delle innovazioni esteriori che abbiamo potuto ammirare finora in ambito televisivo; eppure stiamo parlando della TV, la regina dell'intrattenimento domestico.

Un ulteriore grave problema che affligge più o meno tutti i grandi produttori, soprattutto nel settore della telefonia mobile, è l'esigenza di accontentare sé stessi, i clienti e persino i cosiddetti intermediari - ovvero le compagnie telefoniche e gli sviluppatori di applicativi e sistemi operativi -, offrendo al tempo stesso semplicità d'uso ed una certa continuità di forma ed interfaccia. Inevitabilmente, questo porta a risultati finali negativi sotto molteplici aspetti, perché non si riesce mai ad ottenere qualcosa di davvero innovativo e contemporaneamente nessuno riesce ad esprimersi appieno. In tutto ciò, invece, è stata magistrale la casa di Cupertino, che in gran segreto ed in completa autonomia ha sviluppato oggetti diventati poi di culto, come l'iPhone e l'iPad.

L'ultimo aspetto da considerare è l'importanza di un certo tipo di marketing, per certi versi "elitario". Gran parte dei giudizi che sviluppiamo riguardanti un determinato oggetto sono abbondantemente influenzati da ciò che lo circonda e lo precede: l'attesa, la cornice - un Apple Store è più simile ad un museo d'arte contemporanea che ad un grande magazzino -, le finiture ed il packaging - se la confezione è bella e si apre in modo maneggevole, anche il contenuto sarà più apprezzabile - diventano, quindi, molto più importanti di quanto comunemente siamo abituati a pensare. A conti fatti, anche la scelta di proporre prezzi ben al di sopra della media viene in questo modo giustificata e rivalutata, perché un dispositivo per pochi è sicuramente più appetibile di un "volgare" strumento per le masse.Vogliamo concludere con una breve ma doverosa riflessione, perché in realtà Apple è tutt'altro che infallibile e non sono mancati flop clamorosi, come nei casi della console Pippin, del PC Lisa e del PDA Newton: insomma, il mercato globale è come il cuore, "ha le sue ragioni che la ragione non conosce" (B. Pascal).

22 settembre 2010 Luca Busani
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